Celebriamo oggi il 19° anniversario dell’emanazione dello storico American with Disabilities Act (ADA) [Importante legge quadro statunitense sui diritti civili, in particolare sulla disabilità, che proibisce le discriminazioni sulla base di quest’ultima, NdR]. Entrata in vigore il 26 luglio del 1990, questa legge ha stabilito una svolta e un chiaro impegno contro la discriminazione sulla base della disabilità, affinché le persone con disabilità possano avere uguali opportunità di raggiungere il Sogno Americano.
La nostra Nazione è ancora una volta pronta a fare la storia per le persone con disabilità. E io sono orgoglioso di annunciare che gli Stati Uniti firmeranno la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 a New York. La Convenzione è il primo trattato sui diritti umani del 21° secolo adottato dalle Nazioni Unite e rappresenta un cambio di paradigma nella tutela dei diritti umani di 650 milioni di persone con disabilità nel mondo. E’ quindi con orgoglio che ci uniamo alla comunità internazionale nell’impegno a far progredire ulteriormente i diritti delle persone con disabilità.
Se riflettiamo sul passato e guardiamo verso un futuro più luminoso, ci rendiamo conto che il nostro Paese ha fatto dei grandi progressi. Ora più che mai gli americani con disabilità fruiscono di un maggiore accesso alla tecnologia e all’autosufficienza economica. Molte più comunità sono accessibili, un numero maggiore di bambini con disabilità studia insieme ai propri coetanei e uno sempre maggiore di datori di lavoro riconosce le abilità delle persone con disabilità.
Nonostante queste conquiste, rimane ancora molto lavoro da fare. Le persone con disabilità, infatti, troppo spesso non possono scegliere di vivere nelle realtà che preferiscono e tra di loro il tasso di disoccupazione è molto più alto che tra gli altri. Esse, inoltre, sono maggiormente esposte al rischio di vivere in povertà e le cure sanitarie sono fuori dalla portata di troppe di loro. Infine, a troppi bambini con disabilità viene negata un’istruzione di livello internazionale.
La mia Amministrazione ha affrontato queste sfide frontalmente. Abbiamo lanciato L’Anno della Vita tra la Comunità per aiutare le persone con disabilità a vivere ovunque scelgano. Abbiamo quasi raddoppiato i fondi destinati al finanziamento dell’Individuals with Disabilities Education Act. Inoltre, sono stato fiero di sottoscrivere l’innovativo Christopher and Dana Reeve Paralysis Act e il Children’s Health Insurance Reauthorization Act, il quale dota di un’assicurazione sanitaria milioni di bambini in più rispetto a prima. E ho anche rimosso il divieto su una più approfondita ricerca sulle cellule staminali. Tutte misure, queste, che dimostrano il nostro impegno a offrire le stesse opportunità a tutte le persone con una disabilità.
La mia Amministrazione, però, non si fermerà a questi risultati, bensì continueremo a concentrarci sul miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità. Incoraggio dunque i vari Stati, le autorità locali e le comunità di tutto il Paese a promuovere e a sviluppare un ambiente in cui i 54 milioni di americani che convivono con una disabilità siano apprezzati, stimati e rispettati.
Gli americani hanno ripetutamente affermato l’importanza di tutelare i diritti umani e la dignità di ogni membro di questo grande Paese. Attraverso le misure e le iniziative che abbiamo intrapreso continueremo a lavorare basandoci sull’ADA e a dimostrare il nostro crescente impegno nella promozione, la tutela e la garanzia del pieno godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità.
Ora, dunque, io, Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America, in virtù dell’autorità conferitami dalla Costituzione e dalle leggi degli Stati Uniti, proclamo con la presente il 26 luglio 2009 “Anniversario dell’Americans with Disabilities Act“. Inoltre, invito tutti gli americani del nostro Paese a celebrare i progressi che abbiamo compiuto nella tutela dei diritti civili delle persone con disabilità e a riconoscere il passo avanti che compiamo firmando la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ispirati dai progressi degli ultimi diciannove anni, impegnamoci a ottenere risultati ancora maggiori negli anni a venire.
*Traduzione a cura di Giuliano Giovinazzo.