Lo chiede con forza l’organizzazione Terre des Hommes – attiva da quasi cinquant’anni a difesa dell’infanzia – aderendo con convinzione all’appello lanciato dall’AGSI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione), rivolto appunto al Governo e alle Regioni, affinché facciano piena chiarezza sulle norme che disciplinano la registrazione delle nascite all’anagrafe da parte di cittadini migranti non in possesso di permesso di soggiorno. «Questo clima di incertezza – secondo Terre des Hommes – può avere infatti conseguenze molto gravi, come spingere le madri a non partorire in strutture pubbliche o addirittura i genitori a decidere di abbandonare il bimbo, in questa può essere l’unica chanche per fargli acquisire la cittadinanza italiana»