Non dimentichiamo il Fondo per le Non Autosufficienze

Dopo una "pausa estiva", si riapre il problema del Fondo per le Non Autosufficienze, per il quale al momento non è ancora stato trovato il finanziamento. Ma alla fine del luglio scorso il Governo aveva promesso che se ne sarebbe occupato

Alla fine di luglio il Governo si era impegnato a «rifinanziare adeguatamente il Fondo per le Non Autosufficienze, distinguendolo da quello per gli interventi dedicati alle politiche sociali». Al momento, infatti, il Fondo non risulta ancora rifinanziato.Una persona anziana a letto
Quest’ultimo – istituito con la Legge Finanziaria del 2007 (Legge 296/06) per «garantire l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali su tutto il territorio nazionale con riguardo alle persone non autosufficienti» – constava inizialmente di 100 milioni di euro per il 2007, 200 per il 2008 e altrettanti per il 2009. La legge Finanziaria successiva ne ha poi incrementato il budget, portando quello del 2008 a 300 e quello del 2009 a 400 milioni di euro.
Recentemente le Regioni hanno chiesto al Governo di raggiungere i 500 milioni per il 2010. Ma quest’anno, a differenza dei tre precedenti, i trasferimenti alle Regioni non sono ancora stati confermati. Il Disegno di Legge Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 1° luglio 2009, n. 78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali, e cioè il cosiddetto Decreto Anticrisi, fa confluire le risorse dedicate alla non autosufficienza nel Fondo Strategico per il Paese a Sostegno dell’Economia Reale (si tratta di 120 milioni di euro per il 2010 e 242 milioni di euro dal 2011).

L’attuale situazione preoccupa, tanto che il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani lo scorso giugno aveva sollecitato la convocazione di un tavolo politico sul tema, paventando il rischio di un incontenibile aumento della spesa sanitaria: in assenza di fondi per garantire la domiciliarizzazione, aumenterebbe infatti la richiesta di ricoveri ospedalieri. Dall’opposizione al Governo – e in particolare dal Partito Democratico – viene un suggerimento: almeno parte delle risorse si potrebbero reperire dalle imposte pagate dalle badanti regolarizzate. (B.P.)

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