Il Dizionario della disabilità, dell’handicap e della riabilitazione realizzato dallo psicologo Renato Pigliacampo era stato lanciato la prima volta nel 2003, da Armando Editore. Dedicato alla complessa realtà della disabilità, con i suoi circa tremila termini il volume spaziava dall’ambito sociale a quelli della ricerca e della scienza, mirando a stimolare il dialogo e il confronto tra gli operatori sociali, sanitari e quelli scolastici, per arrivare a riflessioni che portassero a risposte via via più adeguate alle reali esigenze delle persone con disabilità, in ogni ambito.
Come ricorda l’autore nella prefazione del testo, “non si tratta di un vocabolario ma di un dizionario, che non è una raccolta di vocaboli esposti con definizioni ed esempi, dunque, ma un’opera che raccoglie e spiega in profondità le diverse locuzioni e voci della lingua”.
«Il suo valore – spiega lo stesso autore – è il titanico sforzo che c’è dietro di capire, di andare oltre il contenuto, di lanciare un messaggio a tutti coloro che si accostano alla ricerca di una parola o alla sua lettura». Non solo termini singoli, inoltre, quelli inseriti dall’autore in questo volume, ma anche espressioni di uso quotidiano che spesso per molti sono di non facile comprensione.
Ora, nella seconda edizione aggiornata dell’opera, intitolata Il Nuovo Dizionario della disabilità, dell’handicap e della riabilitazione e data alle stampe nei mesi scorsi, sono state introdotte alcune centinaia di voci nuove riguardanti le diverse disabilità sensoriali, fisiche e psichiche, «sempre con l’obiettivo – ricorda l’autore – di stimolare la scoperta e il dialogo e ampliare le conoscenze, indispensabili a facilitare la convivenza oggigiorno». (C.N.)