Dopo il Museo Etnografico della Val Varatella di Toirano, in provincia di Savona (se ne legga cliccando qui), abbiamo recentemente scoperto un’altra piccola struttura perfettamente accessibile, vale a dire il nuovissimo Museo Retico di Sanzeno (Trento) in Val di Non.
Con un comodo ed ampio ascensore, infatti, si scende all’inizio del percorso museale che si svolge come una spirale in lenta risalita attraverso i millenni, dall’Età della Pietra fino al IV-V secolo dopo Cristo. Interessantissimi i reperti – famoso ad esempio il cavaliere con elmo crestato, piccolo bronzetto divenuto simbolo del museo – chiare le tavole esplicative, appropriati gli audio e i video e anche una comoda saletta-relax con bagno per le persone con disabilità veramente funzionale. All’uscita, infine, molto materiale illustrativo gratuito e dotte pubblicazioni, queste ultime in vendita. Ultima “perla”: una piccola sala-conferenze con una trentina di posti a sedere e spazio per le carrozzine.
Proprio davanti al Museo Retico inizia la stradina che porta all’Eremo di San Romedio – quello che mise le briglie all’orso! – raggiungibile anche in macchina (con contrassegno), attraversando un fitto bosco. Purtroppo l’accessibilità all’eremo, la cui costruzione iniziò nel XII secolo, è limitata al solo cortile d’ingresso (pavimentato, ahinoi, con grossi ciotoli tondi), essendo la struttura costituita da sette chiese sovrapposte, ricchissime di gradini. Ma a quei tempi – com’è noto – l’accessibilità era riservata esclusivamente all’anima!
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