È stato inaugurato qualche giorno fa, con tanto di ascensore e scivolo, il primo rifugio di montagna senza barriere. È successo nelle Alpi Orobie, in Alta Val Seriana (Bergamo), ai 1.410 metri del Rifugio Alpe Corte e si tratta di un nuovo successo del CAI (Club Alpino Italiano) di Bergamo – la sezione più grande d’Italia, con i suoi diecimila soci – frutto di oltre tremila ore di lavoro di circa cinquanta volontari. Ora, quindi, cucine, stanze, bagni e ogni altro locale sono davvero “per tutti”.
Il progetto ha preso avvio due anni fa, al momento di rinnovare la struttura, quando si scelse di renderla fruibile anche a chi non può camminare (e che ad essa può farsi accompagnare in macchina) o fa fatica a vedere, sentire, parlare, capire. Ma era già da parecchi anni che il CAI di Bergamo aveva deciso di pensare a “una montagna per tutti”, lavorando ad esempio insieme al Comune e alla Provincia per organizzare le gite settimanali promosse dalla propria Commissione Impegno Sociale, che in questi anni hanno portato in montagna oltre quattromila persone. Nel 2007 ne nacque anche una guida (Passeggiate senza barriere), a cura di Giuseppe Innocenti e Alessandro Colombi, che passeggiata dopo passeggiata si soffermava su ben sessantadue itinerari accessibili.
Soddisfazione per quanto realizzato al Rifugio Alpe Corte, infine, è stata espressa anche dal Consiglio Regionale della Lombardia, presso il quale verrà presto discussa una nuova legge regionale, con la quale si intende migliorare ulteriormente la ricettività di tutti i rifugi montani lombardi. (S.B.)
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