Dopo la segnalazione di Pierpaolo Schiaroli, da noi ripresa con l’articolo intitolato Accessibili ai disabili? Non sembra proprio (lo si legga cliccando qui) e riguardante i disagi vissuti insieme al figlio in carrozzina presso l’Hotel Cannes di Bellaria sulla Riviera Romagnola, avevamo dato spazio anche alla replica di Dianella Gori, titolare dell’albergo e al successivo intervento dello stesso Schiaroli (li si legga cliccando qui). In particolare nel primo dei due articoli avevamo espresso una serie di perplessità sulle modalità con cui nella sezione Hotel per disabili del portale www.info-alberghi.com – tramite il quale Schiaroli aveva trovato l’albergo di Bellaria – vengono segnalate una serie di strutture come “accessibili ai disabili”, presumibilmente senza che su tali requisiti siano mai state direttamente inteprellate le stesse persone con disabilità o le loro associazioni.
Oggi riceviamo una nota da Romina Balducci, della redazione di www.info-alberghi.com, che ben volentieri pubblichiamo, come ulteriore contributo di chiarezza, che consente certamente di delineare ancor meglio le esatte responsabilità presenti nell’intera vicenda.
«Leggo con grande rammarico della disavventura capitata al dottor Schiaroli che si è trovato a trascorrere due giorni in un hotel [l’Hotel Cannes di Bellaria, N.d.R.] che, a quanto dice, non rispettava nessun parametro di accessibilità. Rammarico per la spiacevolezza della situazione, acuita dal fatto che teatro dell’accaduto è un hotel scelto tra quelli pubblicizzati dal nostro portale, www.info-alberghi.com e reperito nella sezione Hotel per disabili in cui ci si aspetterebbe di trovare specificamente strutture con caratteristiche ben precise, adatte ad ospitare clienti portatori di disabilità.
Dal canto nostro – oltre ad esprimere la più completa comprensione per la sofferenza e il disagio provati dalla famiglia Schiaroli durante il soggiorno – cogliamo l’occasione per spiegare il funzionamento del nostro servizio. Il nostro portale prevede l’inserimento di hotel situati nelle località turistiche della Riviera Romagnola a scopo pubblicitario: ogni albergatore al momento dell’adesione è invitato a compilare un modulo in cui dichiara i servizi che possiede, al fine di rientrare nella ricerca avanzata e facilitare l’utente che è in cerca di un determinato servizio. Nella sezione Hotel per disabili compaiono pertanto gli hotel che si sono dichiarati in possesso dei requisiti di accessibilità. Nel fornire questo servizio, che per noi non è remunerativo in alcun modo, ma che ha lo scopo esclusivo di essere utile agli utenti, noi contiamo sulla correttezza e sulla trasparenza degli albergatori dal momento che non è assolutamente possibile verificare di persona gli oltre quattrocento hotel che compaiono sul portale.
Come richiesto dal dottor Schiaroli, l’hotel in questione è già stato rimosso dalla sezione hotel per disabili. Inoltre, stiamo provvedendo all’invio di mail agli albergatori per sensibilizzarli al problema e invitarli a una maggiore attenzione e trasparenza nell’autocertificazione dei servizi e correttezza delle informazioni fornite.
Nell’intento di migliorare quanto più possibile il servizio che offriamo e di cui comunque siamo orgogliosi, invitiamo gli utenti che si sono serviti di hotel per disabili sulla Riviera Romagnola a collaborare con noi, segnalandoci eventuali problemi riscontrati durante il soggiorno nei nostri hotel.
Ringraziamo infine il signor Schiaroli perché la sua testimonianza porta alla luce un tema – quello della vacanza in presenza di disabilità – cui siamo particolarmente sensibili e che speriamo possa fare, grazie anche al nostro piccolo contributo, qualche passo in avanti».
Oltre al fatto già segnalato in un nostro precedente contributo – ovvero che l’Hotel Cannes è stato rapidamente rimosso dall’elenco degli alberghi dichiarati come accessibili – dell’intervento di Romina Balducci apprezziamo sicuramente la volontà di «sensibilizzare gli albergatori» e di «invitarli a una maggiore attenzione e trasparenza nell’autocertificazione», allo scopo di rendere sempre migliori le vacanze delle persone con disabilità. E apprezziamo anche il messaggio lanciato agli utenti con disabilità, chiedendo collaborazione nel segnalare eventuali problemi riscontrati durante il soggiorno in un albergo presente negli elenchi.
Restano invece intatte tutte le nostre perplessità sulla validità di un sistema, come quello dell’autocertificazione, affidato a chi – ancora troppi albergatori – non è a conoscenza delle reali problematiche delle persone con disabilità (tutte le diverse forme di disabilità) e che spesso, purtroppo, ritiene ancora che accessibilità significhi semplicemente disponibilità, cortesia e magari “braccia forti” per prendere in spalla chi è disabile, aiutandolo in quel modo a superare gradini o altre barriere. (S.B.)
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