Meno danni cerebrali per i bambini con sclerosi multipla*

Questo il nuovo riscontro reso noto qualche giorno fa al Primo Meeting Italiano sulle Forme Infantili di Sclerosi Multipla, che si è tenuto a Firenze. Resta per altro fondamentale, per questi piccoli pazienti, un approccio coordinato e multidisciplinare alla gestione della malattia, che coinvolga anche un supporto psicologico, oltre che per le attività scolastiche

Lucy Wood è una bimba inglese affetta da sclerosi multiplaNei bambini la sclerosi multipla** ha maggiori possibilità, rispetto agli adulti, di rallentare il suo corso. La scoperta è stata annunciata nei giorni scorsi al Primo Meeting Italiano sulle Forme Infantili di Sclerosi Multipla, tenutosi a Firenze alla presenza di specialisti provenienti da tutto il mondo.
«In seguito a innovative e sofisticate ricerche effettuate attraverso risonanze magnetiche – ha spiegato infatti Maria Pia Amato, dirigente del Settore Sclerosi Multipla presso la Prima Clinica Neurologica dell’Università di Firenze – abbiamo riscontrato che il danno cerebrale nei bambini è meno pronunciato rispetto agli adulti (anche se la malattia è in fase iniziale). Più il malato è giovane, dunque, maggiori sembrano le capacità di riparazione». «Ciò che è essenziale nei bambini affetti da sclerosi multipla – ha ulteriormente precisato Amato – è un approccio coordinato e multidisciplinare alla gestione della loro malattia, che coinvolga anche un supporto psicologico e per le attività scolastiche».

I bambini affetti da sclerosi multipla sono soltanto il 5-10% dei malati, che in Italia sono circa 57.000, uno ogni 1.000 abitanti. Si tratta di una malattia cronica del sistema nervoso centrale su base autoimmune, di cui ogni anno vengono diagnosticati circa 1.800 nuovi casi. La sclerosi multipla colpisce principalmente i soggetti di età compresa tra i 20 e i 40 anni e le donne (con un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini), rappresentando la più frequente causa di invalidità neurologica nei giovani adulti.
Maria Pia Amato ha confermato infine che sono allo studio nuovi farmaci per la patologia i quali, a differenza di quelli attuali, saranno ad uso orale e potrebbero permettere di rallentare il corso della malattia.

*Testo pubblicato da «Redattore Sociale», con il titolo di Sclerosi multipla, nei bambini meno danni cerebrali e qui ripreso, con adattamenti, per gentile concessione.

**La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica, talvolta disabilitante, che colpisce il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale). Intorno alle fibre nervose esiste una sostanza di rivestimento chiamata mielina che, oltre a proteggere le fibre, le aiuta a condurre gli impulsi nervosi. La perdita di questa protezione rende le fibre non efficienti nel condurre gli impulsi nervosi, causando disturbi legati alla sede del danno. La malattia si chiama così perchè si formano delle “cicatrici” (sclerosi, appunto) nel tessuto nervoso leso e queste possono localizzarsi virtualmente in ogni parte del sistema nervoso centrale (ecco perchè è detta “multipla”). Si stima che in Italia i malati di sclerosi multipla siano oggi circa 57.000.

Per ogni ulteriore approfondimento: www.aism.it.

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