Sarà infatti proprio la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e la sua ratifica da parte dell’Italia – avvenuta all’inizio di quest’anno – al centro di un convegno che si terrà il 10 ottobre a Riposto, in provincia di Catania, a cura della Sezione di Giarre dell’ANIEP (Associazione Nazionale per la Promozione e la Difesa dei Diritti Civili e Sociali degli Handicappati)
Il rafforzamento dei sistemi di protezione giuridica territoriale, con una forte connessione del lavoro prodotto dalle istituzioni pubbliche e dal nonprofit, è uno dei principali obiettivi di un progetto che verrà presentato l’8 ottobre a Milano. L’altro scopo – dichiarato sin dal nome dell’iniziativa – è quello di rafforzare la figura dell’amministratore di sostegno, strumento introdotto da alcuni anni nel nostro Paese, per superare gli istituti dell’interdizione e dell’inabilitazione
Poche regole, tanta voglia di condividere un problema: è l’idea che sta dietro a “Un sospiro di sollievo”, il forum di auto-mutuo aiuto in internet, promosso dalla Sezione Laziale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) e rivolto a chi vive di ventilazione assistita. Poche e semplici le regole: al forum possono iscriversi esclusivamente le persone che usufruiscano di ventilazione assistita, per discutere sugli argomenti più disparati
Per il momento “la svolta” – che sarà anche il titolo dell’Ottavo Congresso Nazionale dell’ACMT-Rete, in programma a Castel San Pietro Terme (Bologna) dal 9 all’11 ottobre – contraddistingue certamente la crescita e l’affermazione di questa Associazione, divenuta un fondamentale punto di riferimento, nel nostro Paese, per tutti coloro che a vario titolo sono interessati a questa neuropatia che colpisce anche i muscoli e altre parti dell’organismo
Lo denunciano la Lega per i Diritti agli Handicappati di Napoli e il Comitato per la Riabilitazione dei Paratetraplegici della Campania, ricordando anche «le ultradecennali pressanti sollecitazioni delle Associazioni di categoria, finora cadute nel vuoto». Un immobilismo che continua, nonostante i fondi statali ricevuti nei mesi scorsi, strettamente finalizzati proprio alla realizzazione di un’unità spinale per la cura delle persone con lesioni midollari in Campania. Si tratta di un grave danno per tante persone con disabilità e per le stesse casse regionali – già in situazione critica – alla luce degli esborsi necessari a pagare le cure in altri centri d’Italia o all’estero
Riteniamo opportuno riproporre il documento prodotto congiuntamente dalla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in occasione della Terza Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità di Torino, presentato in questi giorni al primo incontro del Tavolo che al Ministero del Welfare si occuperà di disabilità, come stabilito durante la stessa Conferenza di Torino, per arrivare alla definizione dell’Osservatorio Nazionale sulle Politiche della Disabilità. Un incontro, per altro, ancora interlocutorio e che lascia in sospeso tutti i quesiti emersi durante e dopo l’evento piemontese. Nel testo di FAND e FISH vengono in ogni caso posti in evidenza i dieci problemi fondamentali, rispetto ai quali le Federazioni chiedono risposte concrete da parte del Governo
«E inevitabilmente, al verificarsi delle calamità, quali esse siano, disabilità inclusa, si abbattono ancor più gravi e tristi conseguenze»: lo dichiara Gabriella d’Acquisto, presidente dell’ANFFAS Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), in una nota di solidarietà e vicinanza espressa a tutte le famiglie colpite dalla tragedia dei giorni scorsi nel Messinese, oltre che alle associazioni impegnate nella tutela delle persone con disabilità
Sarà dedicata in particolare alla disabilità visiva al femminile la Decima Giornata Mondiale della Vista, che si celebrerà giovedì 8 ottobre sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, guardando in particolare ai milioni di persone coinvolte in questi problemi nei Paesi in Via di Sviluppo. Anche perché la libertà dalla cecità superflua è un diritto umano e si valuta che oggi addirittura più dell’80% dei casi di cecità o minorazioni visive nel mondo potrebbero essere evitati per mezzo della prevenzione
