La FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), nel considerare positivamente la Conferenza Nazionale di Torino che consente la partecipazione delle persone con disabilità e dei loro familiari e considerando altrettanto positivamente che essa si incardina sulla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, ritengono che vi debba essere un salto di qualità nella strategia di promozione dei diritti delle persone con disabilità.
Consapevoli, del resto, che la crisi economica internazionale è causa di un forte impegno negli ammortizzatori sociali e nel sostegno al rilancio dell’economia, le due Federazioni ritengono però necessario un chiarimento circa alcuni provvedimenti del Governo:
1. l’articolo 20 della Legge 102/09, che formalmente affronta solo il tema delle frodi in materia di invalidità civile, avvia in realtà una vera e propria riforma degli accertamenti dell’invalidità, senza la partecipazione delle organizzazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari.
2. I tagli del 70% del Fondo per le Politiche Sociali e del 100% del Fondo per la Non Autosufficienza, che secondo i calcoli ridurranno consistentemente i servizi alla persona in ogni parte del Paese. Nel Veneto, ad esempio, si calcola una riduzione per i servizi – che in quella Regione sono tra i più innovativi, come quelli rivolti alla vita indipendende delle persone con disabilità – di circa 50 milioni di euro.
3. I commissariamenti e i piani di rientro delle Regioni che tagliano orizzontalmente e senza alcuna valutazione di merito l’assistenza socio-sanitaria alle persone con disabilità, specie a quelle più gravi (dal 10 al 30%).
4. L’accorpamento delle classi scolastiche che, nonostante le prese di posizione pubbliche espresse dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR) – non seguìte, per altro, da altrettanti provvedimenti concreti – provoca l’innaturale presenza in una classe di più alunni con disabilità, tanto da far ritornare la memoria alle classi differenziali.
5. Il taglio indiscriminato del sostegno scolastico, dovuto alla riduzione complessiva delle risorse in capo agli Uffici Regionali Scolastici i quali, senza indicazioni del MIUR, sacrificano in primis l’inclusione educativa.
6. Il blocco delle assunzioni delle persone con disabilità nella Pubblica Amministrazione, provocato dall’articolo 17, comma 7 della già citata Legge 102/09.
7. Il tentativo paventato nell’Intergruppo Parlamentare sulla Sussidiarietà di trasformare l’articolo 14 del Decreto Legislativo 276/03 in mero trasferimento economico – dall’impresa sottoposta all’obbligo alla cooperativa sociale – sorta di “obolo” che eviterebbe ogni possibilità di inclusione.
8. L’assenza di un’attenta valutazione del conseguente impoverimento delle persone con disabilità escluse dal mercato del lavoro e pertanto dalla produzione di reddito, persone che tuttora percepiscono la somma irrisoria di 255,13 euro al mese.
9. L’avvio della discussione sul nuovo Contratto di Servizio Pubblico della RAI che non include le persone con disabilità.
10. L’avvio del nuovo censimento nazionale da parte dell’Istat, che esclude per l’ennesima volta le persone con disabilità.
La partecipazione è importante ed è ciò che la FAND e la FISH reclamano da più tempo. La Conferenza di Torino rischia di essere un’occasione unica, neanche rara, se le politiche sopra citate verranno determinate senza il criterio del Nulla su di Noi Senza di Noi. Si chiede pertanto che tutte le questioni indicate divengano fonte di confronto immediato con il Governo.
*Documento prodotto in vista della Terza Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità, Torino, 2-3 ottobre 2009.
**Presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), fandpresidenzanaz@tiscali.it.
***Presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), presidenza@fishonlus.it.