Cristina, sirena senza coda

Vi è una storia molto particolare, che prende spunto da una vicenda reale, al centro di un romanzo che vivrà la sua presentazione nazionale il 30 ottobre ad Ancona. Lo hanno scritto il giornalista Giancarlo Trapanese e Cristina Tonelli, giovane nata con una grave cerebrolesione, già vincitrice di un premio giornalistico firmandosi proprio "Sirena senza coda", usato oggi per dare il nome al libro. Una storia sul valore dell'esistenza, sulla felicità e sull'importanza di non fermarsi mai alle apparenze

La copertina di «Sirena senza coda»Sarà in libreria tra pochi giorni e vivrà la sua presentazione nazionale ad Ancona, venerdì 30 ottobre, nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università (Via Brecce Bianche, ore 21.15). Si chiama Sirena senza coda, uscirà per i tipi di Vallecchi Editore ed è un libro di Giancarlo Trapanese – giornalista, scrittore, vicecaporedattore della Sede RAI per le Marche, oltre che docente a contratto di Teoria e Tecnica del Linguaggio Radiotelevisivo all’Università di Macerata – insieme a Cristina Tonelli, ragazza con cerebrolesione di Fano, dalla cui storia personale il romanzo prende spunto.
Proprio a Giancarlo Trapanese cediamo qui la parola, ricordando anche che la serata del 30 ottobre ad Ancona sarà impreziosita dalla presenza dell’attore e comico David Anzalone, oltre che di altri artisti e musicisti, insieme a esponenti del mondo della comunicazione, della politica e della cultura.

«Sirena senza coda è una storia molto particolare che prende le mosse da una vicenda reale. A Fano, vent’anni fa, nacque una bambina con un grave handicap: Cristina Tonelli. Una sofferenza placentare le aveva causato una grave lesione cerebrale. A lei i medici, poco dopo la nascita, non avevano concesso la speranza di una vita accettabile e indipendente. “Non potrà camminare”, avevano detto, “né forse intendere”. Ma la famiglia non ha smesso mai di credere e di lottare. Contro tutto e contro tutti, sorretta dalla fede, da un amore immenso e da una straordinaria complicità, oltre che da una sanità che ha funzionato bene e da medici in gamba.
I miglioramenti prima modesti, poi sempre più importanti, afferrati con la forza della determinazione, della speranza. Fino a che Cristina, che non può parlare, impara prima a coordinare i movimenti, poi a camminare (seppure aiutata), infine a scrivere al computer con un solo dito. E così si scopre che dietro un fisico imperfetto c’è un cervello straordinario, che capisce tutto, impara e ha sempre seguito – anche quando niente lo lasciava immaginare – tutto ciò che le accadeva attorno. Una ricchezza immensa di sentimenti che trasmette tramite un linguaggio tutto suo, elaborato e studiato per compensare le difficoltà ed esprimersi in modo compiuto. Così Cristina vince lo scorso anno un premio giornalistico riservato alle scuole (lei frequenta ora il quarto liceo socio-pedagogico) firmandosi “Sirena senza coda” per non farsi identificare e avere ipotetici vantaggi dal suo stato.
Nasce così Sirena senza coda, un romanzo elaborato da Cristina e da chi scrive, che ha trovato l’attenzione di una grande casa editrice nazionale. Una storia – ambientata a Rimini e con nomi diversi – che parte dalla sua vicenda personale e poi diviene romanzo per riflettere sulle cose della vita e dell’handicap, sul valore dell’esistenza e sulla felicità, con Cristina che ha voluto fortemente questo grande impegno per dire a tutti di non fermarsi alle apparenze, di non giudicare dall’aspetto esteriore, che c’è sempre una possibilità. Quello che Cristina fa sognare a Gemma, la protagonista del romanzo, una ragazza come lei. Quello che possiamo in fondo sperare tutti se sapremo tornare alla cultura del sentimento.
Giancarlo Trapanese».

Giancarlo Trapanese e Cristina Tonelli, Sirena senza coda, Firenze, Vallecchi, 2009 (“Le Stelle”), 14,50 euro (si veda anche nel sito dell’editore cliccando qui).
Share the Post: