Le Giornate delle Ulcere Cutanee

Negli ultimi anni il problema delle ulcere cutanee (venose, arteriose, diabetiche, da pressione) ha assunto un’importanza crescente, soprattutto in funzione del progressivo aumento della popolazione in età avanzata e quindi della prevalenza delle patologie cronico-disabilitanti. Oggi, dunque, si tratta di un vero e proprio problema clinico-assistenziale di crescente importanza, spesso invalidante e di difficile approccio.
Avvalendosi dell’opera di prestigiosi esperti del settore, l’AIUC (Associazione Italiana Ulcere Cutanee) vuole essere una sede di incontro e di riferimento nazionale per tutti coloro che quotidianamente si impegnano e affrontano tale difficile problematica e il principale evento annuale è costituito senz’altro dalle Giornate delle Ulcere Cutanee (Ulcer Days), iniziativa giunta alla sua seconda edizione, che venerdì 6 e sabato 7 novembre coinvolgerà oltre cento strutture del nostro Paese, le quali saranno gratuitamente a disposizione per fornire consigli sulla prevenzione, la diagnosi e la cura di questa malatia.
«In particolare – come spiegano gli organizzatori – la campagna di informazione e formazione sulla gestione delle ulcere cutanee in Italia si propone di informare sulle possibilità terapeutiche e preventive nel campo della riparazione tessutale delle ulcere cutanee; di lanciare l’allarme sulla totale mancanza, nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, di una rete di centri territoriali e ospedalieri dedicati che siano in grado di rispondere al preciso bisogno di curare le ulcere cutanee; di sostenere il diritto di ogni cittadino e paziente a essere curato nel migliore dei modi».

Tra le varie strutture che aderiranno alle Giornate delle Ulcere Cutanee, ne segnaliamo una già presente con varie altre iniziative suller nostre pagine, quale l’Unità Spinale dell’Ospedale Montecatone di Imola, presso Bologna (Montecatone Rehabilitation Institute), che vedrà le specialiste Donatella Brillanti Ventura e Ornella Cosimo – socie anch’esse dell’AIUC – valutare gratuitamente la situazione dei pazienti e raccoglierne le informazioni più utili dalla loro diretta voce, per definire successivamente un percorso diagnostico-terapeutico da realizzare presso il medesimo Centro emiliano o in in altra struttura collegata. (S.B.)