L’assistenza alla comunicazione è un diritto e non una gentile concessione
Eppure in Sardegna – nonostante la Legge Finanziaria Regionale abbia previsto fondi specifici – le ore di questa forma di assistenza garantita per legge agli studenti con disabilità, sono assai poche e provocano “situazioni limite” come quella di Tempio, da noi segnalata nei giorni scorsi, con la madre di un ragazzo autistico costretta a rimanere seduta tutto il giorno sui gradini della scuola, per poter spiegare all’occorrenza cosa il figlio vuole comunicare. Su tali problemi è stata presentata un’interrogazione in Consiglio Regionale all’assessore alla Pubblica Istruzione