Per denunciare il costante ed esponenziale taglio alle risorse e la conseguente diminuzione di giovani in Servizio Civile Nazionale l’ASC (Arci Servizio Civile) sta per lanciare una provocatoria campagna dal titolo Qui (non) si fa Servizio Civile.
«Dal prossimo 16 novembre – spiega infatti il presidente dell’ASC Licio Palazzini – in tutte le sedi di Servizio Civile operative verranno affisse due diverse locandine, una con lo slogan “Qui si fa Servizio Civile” per segnalare le sedi in cui sono presenti giovani in Servizio Civile e l’opportunità loro offerta di crescere ed essere utili alla comunità, l’altra invece con la frase “Qui non si fa Servizio Civile” a indicare le molte, troppe sedi senza giovani in Servizio Civile. In tal modo intendiamo portare all’attenzione di tutti i cittadini come, a causa dei tagli ai fondi statali, questa importante opportunità sia negata alla maggior parte dei ragazzi che ne hanno fatto richiesta».
Drastica è stata infatti la riduzione dei fondi destinati al Servizio Civile Nazionale, che erano di 250 milioni di euro nel 2008 e sono diventati 170 nel 2009 e saranno 125 nel 2011, una parabola discendente che ha fatto precipitare gli avvii dei giovani da 45.000 a 25.000.
«E pensare – aggiunge Palazzini – che basterebbe eliminare la produzione di uno solo dei 131 cacciabombardieri F35 in programma per risolvere tutti i problemi finanziari del Servizio Civile Nazionale e compiere anche un atto di giustizia sociale. Una richiesta che facemmo mesi fa e che, come le altre, è destinata a rimanere inascoltata».
L’ASC è la più grande associazione di scopo italiana dedicata esclusivamente al Servizio Civile cui aderiscono – relativamente a questo settore – le associazioni nazionali Arci, Arciragazzi, Auser, Legambiente, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e centinaia di altre organizzazioni locali. (P.S.)