La scrittura può avere una valenza clinica? In altre parole si può dalla scrittura poter prevedere l’inizio di una malattia neurologica o seguirne l’evoluzione? Esistono rapporti tra l’espressione della scrittura e la degenerazione mentale o fisica?
Le più recenti scoperte delle neuroscienze hanno in effetti trovato e studiato i rapporti tra la scrittura da una parte e i problemi neuronali, i sistemi emozionali e comportamentali, dall’altra. La scrittura, dunque, potrebbe diventare un elemento importante di valutazione di un problema clinico.
Temi di grande interesse e attualità che saranno al centro del convegno di sabato 14 novembre a Milano (Sala Congressi Grand Visconti Palace, Viale Isonzo, 14, ore 9.30-18.30), denominato Malattia di Parkinson, Alzheimer. Disturbi sulla capacità di intendere e volere e Scrittura, cui interverranno medici e grafologi, per valutare le correlazioni tra scrittura e malattie neurologiche. «Spesso – scrive Elena Manetti, presidente di Arigraf Milano, associazione di ricerca grafologica che promuove l’evento – in perizia grafica i consulenti si trovano di fronte a problemi di questo tipo, con testamenti o firme di soggetti anziani, malati o semplicemente condizionati da stati di solitudine e vecchiaia; né sono molti gli studi scientifici e statistici sui rapporti esistenti tra l’espressione della scrittura e la degenerazione mentale e fisica».
Al Convegno di Milano, dunque, verranno esposti i risultati di ricerche attuate in collaborazione tra la grafologia e le altre scienze, con esempi concreti, dati clinici, statistiche e caratteristiche grafiche dei vari stadi delle malattie. Tra gli altri relatori, interverranno anche Francesca De Pandis, primario dell’Ospedale San Raffaele di Cassino (Frosinone), Manuela Galli, ricercatrice del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, Angelo Maravita, docente in Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive dell’Università Bicocca di Milano, Emidio Selli, medico chirurgo del Servizio di Geriatria e Unità Valutative Alzheimer dell’ASL RMB, Raffaele Caselli, grafologo consulente tecnico del Tribunale di Roma e altri grafologi di livello internazionale. (S.B.)