13 Novembre 2009 - Superando

Niente su di Noi senza di Noi, nemmeno in caso di terremoto

Le persone con disabilità vengono colpite spropositatamente in caso di disastri naturali e conflitti: ad esempio, dopo un terremoto come quello dell’aprile scorso in Abruzzo, possono sperimentare un’esacerbazione di situazioni già complesse, legate alla perdita di apparecchiatura assistiva, di un membro della famiglia o di un assistente, oltre all’improvvisa inagibilità o alla necessità di evacuazione di strutture al cui interno siano presenti numeri consistenti di persone non autosufficienti. Di una Protezione Civile “nuova”, che sappia cioè farsi carico anche di queste esigenze, si è parlato a Coppito dell’Aquila, in un recente incontro, ove Associazioni come l’ANFFAS hanno evidenziato in particolare la necessità di coinvolgere direttamente le persone con disabilità, le loro famiglie e le loro organizzazioni, sia nel momento della più stretta emergenza che in quello della ricostruzione, fisica e non

Marc Quinn dà voce agli esclusi e la sua arte si fa anticipazione

Tempo fa lo scultore inglese Marc Quinn si chiese che effetto avrebbe fatto vedere entrare tra le statue classiche incomplete – perché frammentate del tempo – del British Museum di Londra e del Louvre di Parigi, persone reali con uguali sembianze, menomate cioè fisicamente. Partendo da queste premesse, l’artista realizzò il ciclo di statue intitolato “Marmi incompleti”, di cui fa parte anche “Alison Lapper incinta”, opera esposta per alcuni mesi vicino all’Arena di Verona, ispirata alla storia di una donna con disabilità e con la quale Quinn ha voluto rappresentare il divario tra ciò che è accettabile nell’arte, ma non nella vita

Serve sempre estrema chiarezza sulla talidomide

E ad occuparsene da sempre, in Italia, vi è TAI ONLUS, associazione impegnata a salvaguardare la vita di tutte quelle persone nate con gravi malformazioni neonatali, tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta, a causa dell’utilizzo di un farmaco in gravidanza, persone praticamente dimenticate per cinquant’anni. Numerosi sono i momenti di approfondimento e aggiornamento organizzati da questa Associazione e i prossimi sono previsti a Padova il 14 novembre e il 18 dicembre, con la partecipazione a un convegno e un corso rivolto a medici, operatori sanitari e chiunque voglia informarsi su tali questioni

Io il mio diritto alla salute lo vedo così

Dalla “valigia della salute” con cui si supera la paura del dolore alla “canzone dei pidocchi” che aiuta a prevenire il problema, mentre “l’ambulanza con le ali” supera il traffico cittadino: sono assai fantasiosi e creativi gli elaborati inviati dagli alunni delle scuole che hanno partecipato al concorso denominato appunto “Io il mio diritto alla salute lo vedo così”, ideato dai “Giornalisti per caso” (bimbi ricoverati all’IRCCS “E. Medea” di Bosisio Parini, che hanno costituito la prima “redazione ospedaliera”) e indetto da “Gli ospedali di Andrea”, rete di strutture per l’assistenza sanitaria in area pediatrica. La premiazione è prevista per il 14 novembre a Costa Masnaga (Lecco)

Qui si sente odor di zolfo…

Meglio cambiarla radicalmente l’integrazione scolastica oppure cercare di migliorare quello che esiste, ad esempio realizzando davvero una presa in carico collegiale degli alunni con disabilità? Anche perché le varie proposte che vengono avanzate per risolvere i problemi degli studenti con disabilità hanno un vago sentore di zolfo, o meglio ancora di “classi speciali”… Mentre è indiscutibile che sia stata l’integrazione scolastica nelle classi “normali” ad aprire la società italiana alle persone con disabilità