La mattina di sabato 28 novembre verrà inaugurato – alla presenza di autorità locali, componenti di associazioni e cooperative sociali – un percorso per persone con disabilità motoria all’interno dell’Oasi Naturalistica di Cà di Mezzo, area umida lungo il corso del Bacchiglione nel Comune di Codevigo (Padova). Si tratta esattamente di un percorso realizzato dai volontari di Legambiente nell’ambito del progetto denominato Verde senza barriere.
L’area umida di Ca’ di Mezzo è stata realizzata nove anni fa dal Consorzio di Bonifica Adige Bacchiglione ed è una zona di fitodepurazione delle acque di scolo, in un territorio di 30 ettari, con tre bacini lacustri e 10 ettari di superfice golenale.
La depurazione delle acque destinate a defluire nella laguna di Venezia viene effettuata grazie a piante che captano sostanze chimiche inquinanti, per modificarle in sostanze non nocive per l’ambiente. Un ruolo fondamentale è svolto ad esempio dalla canna di palude, specie vegetale appositamente piantata nelle golene delle aree umide, per la sua capacità di favorire i processi di rimozione degli inquinanti delle acque: dai solidi sospesi ai composti azotati fino ai fosfati.
Sin dai primi anni Legambiente della Saccisica [il territorio che ha per capoluogo Piove di Sacco, in provincia di Padova, N.d.R.] ha in affidamento la gestione didattico-naturalistica dell’area umida e durante l’anno scolastico vengono effettuate visite e laboratori per studenti, ma anche per gruppi di adulti.
In tale contesto è stato appunto realizzato il progetto Verde senza barriere, per attrezzare un sentiero senza bariere architettoniche, dedicato in particolare alle persone con disabilità motoria.
Il paesaggio dell’Oasi è attraente e vario a seconda delle stagioni: in primavera e in estate si possono ammirare fioriture che ricoprono i sentieri. La varietà dell’habitat e la ricchezza dell’acqua permettono poi la presenza di varie specie di uccelli, anfibi, mammiferi e rettili che popolano il canneto. Ora, dunque, anche persone anziane, che deambulano con difficoltà o che utilizzano carrozzine potranno percorrere con facilità un lungo tratto dell’intero sentiero, arrivando dal Centro di Accoglienza Visitatori sino al primo punto di osservazione, situato tra i primi due dei tre laghetti della zona, da dove sarà possibile osservare – in tranquillità – aironi, garzette, svassi e tanti altri, a seconda delle giornate e delle stagioni. Infatti, Ca’ di Mezzo è un ecosistema molto complesso per la molteplicità dei microambienti che racchiude e la grande disponibilità di nicchie ecologiche costituisce un forte richiamo per molte specie di volatili che vi possono nidificare e trovare rifugio, riposo e nutrimento.
Il percorso realizzato a Ca’ di Mezzo dà l’avvio a una serie di soluzioni che i volontari di Legambiente intendono realizzare per rendere accessibili e fruibili questi spazi; le prossime azioni, ad esempio, saranno rivolte a persone ipovedenti, con predisposizione di adeguati pannelli, audioguide e materiali informativi cartacei.
Verde senza barriere è un progetto regionale del Veneto che ha visto coinvolti sei circoli di Legambiente: oltre a quello della Saccisica di Piove di Sacco (Padova), anche Verona, Sernaglia della Battaglia (Treviso), Vicenza, Venezia e Ceggia (Venezia).
In ognuna di queste realtà, i volontari di Legambiente hanno provveduto, in modalità diverse, alla sistemazione di aree verdi, per rendere agevole l’accesso anche a persone con disabilità. Tutti i lavori nelle sei realtà sono stati realizzati con i fondi di un bando del Comitato di Gestione del Fondo Speciale Regionale per il Volontariato, che ha coperto il 70% delle spese (circa 50.000 euro); il restante della cifra è a carico dei circoli. (M.S.)
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