Tracce eloquenti dell’Ancona del Settecento e del rinnovamento che pervase la città a quell’epoca saranno in mostra a partire da giovedì 3 dicembre e fino al 20 giugno 2010, al Museo Tattile Statale Omero del capoluogo marchigiano, grazie all’esposizione (a ingresso gratuito) intitolata Toccare gli angeli. Inediti marmi di Gioacchino Varlè.
«Si tratta – spiega Gabriella Papini del Museo Omero – di testimonianze concrete e affascinanti di un periodo di splendore per Ancona, quando Luigi Vanvitelli [il celebre ideatore della Reggia di Caserta, N.d.R.], con i suoi interventi, ridisegnava e portava all’esaltazione la forma urbana e Gioacchino Varlè ne ornava e aggiornava, con la sua stupefacente e copiosa attività plastica, tutte le maggiori architetture».
La mostra consentirà dunque di ammirare e di esplorare tattilmente inediti e pregevoli marmi di Gioacchino Varlè, vale a dire due teste d’angelo, infantili e alate, provenienti dal Museo Diocesano e le figure di due evangelisti, Luca e Giovanni, provenienti dal Convento dei Padri Domenicani, sottoposte, per l’occasione, ad un sapiente restauro conservativo.
L’esposizione – curata da Massimo Di Matteo, Nadia Falaschini e Diego Masala – è stata realizzata in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Marche (Urbino), con l’Arcidiocesi di Ancona -Osimo, con il Museo Diocesano e con il Convento dei Padri Domenicani di Ancona, oltre che con lo Studio Italia Design, Effettoluce (Castelfidardo). (S.B.)
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