I benefìci dell’ippoterapia

a cura di CRE-ANIRE La Colombera*
Vera e propria tecnica riabilitativa, la terapia con il mezzo del cavallo può avere un ruolo fondamentale nel processo di normalizzazione della patologia di una persona con disabilità - motoria, mentale o sensoriale - perché grazie all'alternarsi di gioco e attività fisica, può contribuire a un più corretto sfruttamento delle potenzialità residue e perfino a un notevole incremento delle capacità di una persona. Presentiamo una scheda sulla materia curata per il nostro sito da un centro specializzato in questo settore

Il momento della salita prima di una terapia al CRE-ANIRE La Colombera, vicino a MilanoI benefìci dell’interazione con gli animali domestici sono ormai noti, ma qui vorremmo soffermarci in particolare sull’ippoterapia che è da considerarsi una vera e propria tecnica riabilitativa.
La terapia con il mezzo del cavallo ha un ruolo fondamentale nel processo di normalizzazione della patologia della persona con disabilità, perché grazie all’alternarsi di gioco e attività fisica, può contribuire a un più corretto sfruttamento delle potenzialità residue e persino a un notevole incremento delle capacità della persona.

In particolare la terapia con il mezzo del cavallo comprende diverse fasi:
– ippoterapia
– rieducazione equestre
– pre-sport
Ogni fase, in relazione alla diagnosi con cui il paziente arriva a un centro specializzato come il nostro, può rappresentare una tappa di un percorso riabilitativo oppure un’esperienza riabilitativa completa, gestita sempre in sinergia con i vari specialisti che si occupano della persona.

Si può agire su diversi livelli:
– neuro-motorio (con baricentro stabile rispetto al cavallo e instabile rispetto al terreno): qui si realizza una sorta di stretching naturale e di teeping che agisce sull’allineamento posturale, sulle reazioni di equilibrio e di raddrizzamento, sulle reazioni globali tonico‐fasiche e sui movimenti reciproci di flesso-estensione;
– neuro-psicologico (grazie alle azioni del cavallo e al comportamento intenzionale dell’utente): qui è possibile avere adeguate reazioni di orientamento, migliori tempi di reazione e di attenzione, aumentare l’abilità esecutiva e la discriminazione spaziale, dal punto di vista della direzione, della distanza, della sequenzialità, dell’allineamento e della lateralità.

Un'altra immagine di terapia in corso, presso il Centro lombardo In tutti i nostri utenti – indipendentemente dall’età e dai problemi che li hanno portati da noi – abbiamo osservato un netto cambiamento caratteriale: vengono incrementate le capacità espressive, la determinazione e il coraggio di portare a termine le loro azioni o i loro pensieri e si registra una più marcata abilità nel controllare le loro emozioni.
Tutto questo porta a notevoli modifiche in ambito familiare. Anche nelle situazioni più difficili, infatti, la positività di cui la terapia “carica” queste persone e l’incrementarsi dell’autostima porta bambini e adulti a modificare i propri legami affettivi, a superare difficoltà di comunicazione e relazione. Tutta la famiglia, dunque, trae notevole beneficio da questi cambiamenti, con l’interruzione di quel feedback negativo che coinvolge il soggetto portatore di handicap, riducendo processi di autoemarginazione e potenziando quelli di partecipazione.

L’ippoterapia è indicata a:
– persone con handicap motorio, mentale e sensoriale di ogni età (alcuni esempi: persone con sindrome di Down, dell’X‐Fragile, autistici, persone con psicosi, con difficoltà di apprendimento, esiti di traumi cranici, paralisi cerebrali infantili, sindrome di Rett e molti altri);
– persone con disagi sociali (anoressia, bulimia, tossicodipendenza);
– persone con disturbi del comportamento (sindromi da iperattività, da eccessi di  aggressività, bambini e adolescenti ADHD).

*Centro di Riabilitazione Equestre ANIRE (Associazione Nazionale Italiana Riabilitazione Equestre) La Colombera (Via Cascina Colombera, Casarile – Milano). Per ulteriori informazioni: riabilitazione@scuderialacolombera.itcristina.fabbrini@eube.it (Cristina Fabbrini).

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