Prenderà il via venerdì 11 dicembre a Foggia (Mirage Village) il secondo corso nazionale di formazione per tecnici e terapisti della Terapia Multisistemica in Acqua (TMA), nuovo approccio terapeutico presentato ufficialmente nell’autunno del 2008 dall’Associazione Il Cireneo – che organizza anche l’attuale iniziativa – durante un seminario a San Giovanni Rotondo (se ne legga, sempre nel nostro sito, al testo disponibile cliccando qui e sul primo corso anche qui).
Scopo fondamentale del corso ormai imminente è quello di promuovere nelle piscine di tutta Italia la costituzione di un gruppo di tecnici-terapisti TMA, con competenze teorico-pratiche sui disturbi dello spettro autistico e sul trattamento di essi.
La TMA – vale la pena ricordarlo – è un metodo messo a punto da un’équipe formata da una ventina di operatori esperti in autismo – tra cui gli psicologi Giovanni Caputo, Giovanni Ippolito e Paolo Maietta – coinvolti in un gruppo di lavoro che fa riferimento appunto all’associazione pugliese Il Cireneo (di Caputo, Ippolito e Maietta segnaliamo anche il libro La terapia multisistemica in acqua, da noi presentato con il testo disponibile cliccando qui).
Si tratta in sostanza di un sistema che usa l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale e motorio, nel tentativo di spingere la persona con disturbi della comunicazione e autismo a una relazione significativa, in un ambiente ludico come quello delle piscine pubbliche.
Destinatari dell’iniziativa sono medici, psicologi, pedagogisti, laureati in scienze motorie, terapisti della riabilitazione (logopedisti, psicomotricisti, fisioterapisti ecc.), educatori e istruttori di nuoto.
Nove le giornate di lavoro previste, a partire, come detto, da venerdì 11 dicembre(Autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo – Diagnosi differenziale – Visione di filmati – Eziopatogenesi dei vari disturbi), per continuare sabato 12 dicembre(Interventi integrati per lo sviluppo emotivo relazionale – TMA: una nuova modalità di intervento), domenica 13 dicembre (I terapisti e la supervisione), venerdì 15 gennaio (Fasi della TMA – La fase valutativa – La fase relazionale – La fase senso-natatoria – La fase dell’integrazione sociale – Visione di filmati), sabato 16 gennaio (Strumenti per il lavoro in acqua – Modelli teorici di riferimento), domenica 17 gennaio (Il primo incontro – Visione di filmati), venerdì 5 febbraio (Come gestire i comportamenti problema – Importanza delle emozioni e dei sistemi motivazionali interpersonali – Visione filmati e lavoro su casi clinici), sabato 6 febbraio (TMA e discesa in acqua – Supervisione dei casi clinici e confronto teorico clinico sul trattamento del soggetto diversamente abile). La conclusione è prevista per domenica 7 febbraio, giornata durante la quale vi sarà anche la verifica finale. (S.B.)
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