La nuova informazione della LEDHA: le persone prima di tutto

Da Informahandicap.it, “storico” sito internet della LEDHA – la federazione lombarda referente regionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – nascono Ledha.it e Personecondisabilita.it, più “istituzionale” il primo, più portato all’interazione diretta con le persone con disabilità e le loro famiglie il secondo. Sempre però ribadendo che la LEDHA non è un organismo tecnico, neutrale, al di sopra delle parti, ma un “corpo vivo” cui danno sostanza la competenza, le passioni e la quotidianità delle stesse persone con disabilità e dei loro familiari

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Tecnologie per l’autonomia e l’integrazione sociale

Dagli aspetti più strettamente tecnologici a quelli legati alla concreta utilizzazione degli ausili nel contesto della realtà quotidiana di vita delle persone con disabilità, nonché nella programmazione dell’intervento riabilitativo ed educativo. Saranno questi i temi al centro del corso di perfezionamento universitario che si svolgerà a Milano da febbraio a maggio del 2010

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Alcune condizioni necessarie per poter proseguire con l’integrazione

E sono necessarie soprattutto in una realtà come quella siciliana, dove i momenti di disagio e di grave difficoltà attraversati dall’intero mondo scolastico e nei confronti degli alunni con disabilità hanno ripercussioni ancora più gravi, perché sul territorio dell’isola non esistono, o sono pochi, i servizi che potrebbero essere alternativi alla scuola, in grado comunque di fornire una continuità assistenziale che funga anche da veicolo per una reale integrazione sociale

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Storia di denuncia e di delicati rapporti umani

È questa la doppia chiave di “Guardami”, libro dato alle stampe da pochi giorni, che racconta la vera storia di Claudia Marchi, donna con disabilità senese e che verrà presentato il 16 dicembre a Buonconvento, presso la sede del Laboratorio sull’Accessibilità Universale dell’Università di Siena. Da una parte, infatti, l’autrice Andreina Sgaglione vuole far riflettere sui diritti negati alle persone con disabilità, dall’altra mette a confronto due personalità molto diverse, ma animate entrambe da sensibilità e passione, cercando di aiutare il lettore a guardare con occhi diversi alla vita

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Baby Down, per confrontarsi con le diversità

Arriva anche in Italia – dopo che era nata in Spagna nel 2007 – “Baby Down”, la prima bambola con i tratti somatici di un bimbo con la sindrome di Down. L’operazione è stata resa possibile, a Bologna, dalla collaborazione tra un’impresa commerciale e una cooperativa sociale e andrà a finanziare le attività di quest’ultima, oltre che di due associazioni non profit. «Crediamo che anche attraverso un bambolotto – dichiarano all’unisono le varie organizzazioni coinvolte nell’iniziativa, insieme ad altre che si occupano di sindrome di Down – si possa diffondere, già tra i più piccoli, la cultura del rispetto e offrire l’occasione per un percorso di crescita verso il riconoscimento di ogni individualità»

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Dalla rupe Tarpea alla società inclusiva

Sta giustamente diventando una sorta di “pietra miliare” il libro di Matteo Schianchi “La terza nazione del mondo”, con la sua analisi quantitativa e qualitativa della disabilità nella società di oggi, e sarà al centro anche di un incontro a Terni del 15 dicembre, organizzato dalla FISH Umbria (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in collaborazione con Auser risorsAnziani

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«Quando sei al lavoro non sei un handicappato», diceva Ignazio Onnis

E sosteneva anche di preferire ai termini “handicappato” e “disabile” le parole «persone che hanno particolari bisogni», perché «male che vada, o bene che vada, si diventa tutti anziani, e in definitiva qualche bisogno particolare viene per tutti quanti». Colpito dalla poliomielite poco dopo la nascita e impegnato da sempre nelle battaglie in favore dei diritti delle persone con disabilità, Ignazio Onnis è recentemente scomparso e fuor di retorica, la sua è davvero una grave perdita. Lo ricordiamo grazie alla collaborazione dell’ABC Sardegna (Associazione Bambini Cerebrolesi)

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