Sono in particolare tre i progetti a cui guarda l’OVCI (Organismo Volontariato per la Cooperazione Internazionale)-La Nostra Famiglia, con la sua campagna natalizia di sensibilizzazione e raccolta fondi per il 2009, denominata Insieme in Sudan e in Ecuador per progettare un futuro migliore, e si tratta di iniziative che si rivolgono – come ben si comprende dallo stesso titolo – a Paesi in cerca di sviluppo, con gravi problemi di povertà o di conflitti tuttora in corso.
Il primo riguarda Juba, nel Sudan meridionale, ove l’OVCI è presente sin dal 1983, garantendo servizi sanitari ed educativi ai bambini con disabilità. Nel 2008 vi è iniziata la costruzione della St. Mary University, per la formazione di fisioterapisti e insegnanti delle scuole primarie, inaugurata ufficialmente il 15 aprile di quest’anno. Per il 2010 l’obiettivo è quello di costruire il settore dedicato agli studenti dell’anno preliminare, necessario per accedere ai corsi di Scienze della Riabilitazione e di Educazione Primaria. Infatti, la formazione superiore in Sudan non è garantita, mentre c’è invece un gran bisogno di fisioterapisti e insegnanti per assicurare una vita migliore a tutti i bambini, con particolare attenzione a quelli con disabilità.
Sempre nel Sudan, ma questa volta nella tormentata capitale Khartoum, situata nella parte settentrionale del Paese, l’OVCI è presente dal 1991 e ha contribuito alla costituzione di una delle prime associazioni locali che si occupa di bambini con disabilità (l’USADC – Usratuna Sudanese Association for Disabled Children), oltre che alla promozione del primo corso di laurea per fisioterapisti presso l’Università Afhad. Qui, per il 2010, l’obiettivo è il potenziamento dei servizi offerti dalla citata USADC e l’apertura del primo ambulatorio materno-infantile in una zona periferica della città.
Il terzo progetto, infine, punta sull’America Latina ed esattamente a Esmeraldas, in Ecuador, ove l’OVCI – che vi è presente dal 1994 – sostiene la formazione di personale locale sui temi della disabilità, facilitando anche la creazione di una rete di servizi socio-sanitari. Ebbene, qui si può davvero dire che “finalmente il sogno sia diventato realtà”: il 25 novembre scorso, infatti, è stato firmato un accordo tra l’OVCI, l’associazione locale Nuestra Familia e il Ministero dell’Inclusione Economica e Sociale dell’Ecuador, che porterà ad avere entro il 2010 la prima officina ortopedica dell’intera provincia di Esmeraldas per la fabbricazione di stampelle, carrozzine, deambulatori e scarpe ortopediche. Ad oggi, infatti, chi ha bisogno di un ausilio ortopedico deve recarsi a Quito, capitale dell’Ecuador, che dista circa trecento chilometri, con un costo a volte insostenibile per le famiglie inserite nei progetti dell’OVCI. (S.B.)
È dal 1982 che tale organizzazione si occupa di progetti nei Paesi in Via di Sviluppo, attuando al tempo stesso progetti di educazione allo sviluppo in Italia. Le attività all’estero sono iniziate in modo continuativo nel 1983 a Juba, nel Sudan meridionale, zona dove l’OVCI è stata l’unica organizzazione non governativa presente e attiva sin da allora, nonostante lo scoppio della guerra civile. Fin dagli inizi, poi, vengono attuati e implementati numerosi progetti volti principalmente alla riabilitazione di bambini con disabilità. Ciò avviene ed è avvenuto, oltre che in Sudan, in Brasile, in Cina, in Ecuador, in Marocco e in Palestina. L’OVCI, inoltre, studia una serie di itinerari formativi da proporre per la specializzazione in loco di personale della riabilitazione e cura la formazione di fisioterapisti in partenza per progetti di cooperazione.
Per informazioni specifiche sulla campagna del Natale 2009, denominata Insieme in Sudan e in Ecuador per progettare un futuro migliore, oltre che per informazioni più generali sulle varie attività: tel. 031 625311, ovcicomunicazione@pl.lnf.it (Cinzia Ballerini).
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