Quello del Difensore Civico non è un costo inutile

Dopo avere denunciato nei giorni scorsi il problema, ora la LEDHA di Milano (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) rincara la dose, di fronte alla concreta opera di smantellamento di un’istituzione ritenuta di particolare rilevanza anche per la tutela delle persone con disabilità, come quella del Difensore Civico. In tal senso, quindi, l’organizzazione lombarda ha inviato una lettera al Consiglio Comunale di Milano, chiedendo che si proceda in modo del tutto diverso rispetto a quanto stabilito dalla Legge Finanziaria per il 2010

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L’olocausto rimosso delle persone con disabilità

È sempre bene ricordare che circa 275.000 persone con disabilità sono state vittime del regime nazista, senza dimenticare il programma che sin dal 1933 obbligava tutte loro alla sterilizzazione. Successivamente, in nome del piano segreto di eutanasia denominato “Aktion T4” e del successivo progetto “Aktion 14F13”, ancora più feroce, migliaia di persone con disabilità vennero eliminate tramite un’iniezione letale o nelle camere a gas. Quanto mai utili sono quindi iniziative come quella organizzata a Roma, con il titolo “Settimana della memoria 2010. Testimonianze Silenziose”, che prenderà il via con un convegno-dibattito il 12 gennaio e che si dedicherà in particolare alla persecuzione delle persone sorde

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E in Sicilia rischiano di saltare i servizi alle persone con disabilità

Lo denuncia l’ANFFAS della Regione (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – dopo che a sollevare la questione era stato il Coordinamento Provinciale delle Associazioni di Siracusa – prendendo atto che ad oggi solo 3 Distretti Sociosanitari su 55 hanno visto approvato il proprio Piano di Zona, come da Legge 328/00. «Si tratterebbe – dichiara la presidente dell’ANFFAS Sicilia – di una circostanza intollerabile in una situazione in cui già le persone con disabilità e le loro famiglie soffrono comunque di una carenza generale di servizi»

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Da questuanti a legislatori del nostro destino

Come scrivevamo anche nei giorni scorsi, siamo ben lieti che l’ormai nota lettera de «la Repubblica.it» – da noi ripresa – stia facendo riflettere e discutere assai oltre la “semplice” denuncia di un caso di discriminazione in treno nei confronti di una persona con disabilità e che abbia aperto un dibattito nel nostro sito quanto mai necessario sui modi a dir poco “antichi” con cui il mondo dell’informazione continua a presentare la disabilità

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La dignità del viaggiatore disabile passa attraverso il rispetto del diritto di tutti

Siamo ben lieti che l’ormai nota lettera de «la Repubblica.it» – da noi ripresa qualche giorno fa – stia facendo riflettere e discutere assai oltre della “semplice” denuncia di un caso di discriminazione in treno nei confronti di una persona con disabilità. E tra chi se ne sta occupando vi è anche il direttore responsabile di Superando Franco Bomprezzi, uno dei primi a cogliere lo spunto offerto da tale vicenda – raccontata inizialmente in modo non del tutto preciso – per affrontare questioni decisive come quelle legate al rispetto dei diritti e al modo con cui il mondo dell’informazione continua generalmente a presentare la disabilità

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