È inaccettabile il taglio di quei piani personalizzati in Sardegna

Si tratta dei piani di sostegno personalizzati, destinati alle persone con disabilità grave - come da Legge 162/98 - i cui finanziamenti, secondo un recente provvedimento della Giunta Regionale Sarda, dovranno essere indiscriminatamente ridotti di 1.000 euro per tutte le famiglie. L'intera opposizione consiliare ha ora presentato una mozione urgente, chiedendo la revisione della Deliberazione contestata e dichiarando che «i piani personalizzati rappresentano di fatto un investimento per l'intero sistema assistenziale»

Marco Espa, consigliere regionale della Sardegna e primo firmatario della mozione presentata in questi giorni No ai tagli sui piani di sostegno personalizzati per le persone con grave disabilità: lo dichiarano in Sardegna i consiglieri regionali dell’intera opposizione, che hanno in tal senso presentato una mozione urgente (primo firmatario Marco Espa), richiedendo anche la convocazione straordinaria del Consiglio Regionale.

La questione era già stata denunciata nei giorni scorsi su queste pagine, con il testo di Marisa Melis intitolato «Regalo di Natale» alle famiglie della Sardegna (disponibile cliccando qui), che si soffermava appunto sulla Deliberazione n. 55/33, prodotta il 16 dicembre scorso dalla Giunta Regionale Sarda, tramite la quale, aveva scritto Melis, «si è deciso che per l’anno 2010 ogni famiglia che usufruisce della Legge 162/98 avrà indiscriminatamente 1.000 euro in meno, che saranno 1.000 sia per chi ne riceve ad esempio 14.000, sia per chi ne riceve 2.000 (che dunque d’ora in poi diventeranno 1.000)».
La mozione presentata ora, nel corso di una conferenza stampa, punta a salvaguardare il livello essenziale di assistenza sociale raggiunto per le oltre 28.000 persone con disabilità grave che fino ad oggi hanno usufruito dei piani di sostegno personalizzati (Legge 162/98). Come spiega il consigliere Marco Espa, «il numero delle persone che necessitano di assistenza è inesorabilmente destinato a crescere. Fino ad oggi, da dieci anni a questa parte, la Regione ha sempre aggiornato le risorse da destinare in funzione delle reali esigenze. Ora non si possono improvvisamente tagliare 1.000 euro per ciascun progetto, ciò che per molte persone significherebbe una riduzione addirittura del 50% del sostegno garantito fino a questo momento, in un quadro in cui i Comuni interessati non hanno risorse sufficienti per coprire i tagli della Regione».

«Questa situazione – ha aggiunto Espa – era stata preannunciata in fase di discussione della Finanziaria Regionale e già allora avevamo evidenziato come i piani personalizzati rappresentino di fatto un investimento per l’intero sistema assistenziale».
Da dire infine che la mozione presentata – oltre a rivendicare la salvaguardia dei livelli di assistenza sociale – propone anche uno stanziamento di risorse integrative adeguate al raggiungimento degli obiettivi della Legge 162/98, chiedendo inoltre che, in previsione degli stanziamenti per il 2011, si proceda a una verifica sull’applicazione della legge, tramite uno specifico monitoraggio, al fine di mettere in atto un sistema di controllo atto a colpire eventuali abusi.
Infine, è stata avanzata la proposta di rendere biennali i piani personalizzati, con una programmazione che possa dare maggiore tranquillità alle persone con disabilità grave e alle loro famiglie. (S.B.)

Si ringrazia per la segnalazione l’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Sardegna, dal quale – oltre al testo integrale della mozione oggetto del presente testo (disponibile cliccando qui) – riceviamo anche altri due interessanti documenti, quali l’Emendamento al Collegato alla Finanziaria Regionale e una Tabella con alcuni esempi di come influirà il taglio nelle principali città e province sarde, disponibili rispettivamente cliccando qui e qui.

Share the Post: