È particolarmente gratificante, per chi si accinge a svolgere la funzione di presidente neoeletto di un’associazione nazionale come la FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), che il suo primo intervento pubblico, in questa veste, riguardi un evento tanto atteso e di notevole rilevanza innovativa e culturale. Infatti, anche in Italia le persone sorde potranno andare al cinema e finalmente fruire di un film italiano sottotitolato in italiano.
Accadrà con il prestigioso film di Gabriele Muccino Baciami ancora, che dal 29 gennaio le persone sorde potranno vedere in alcune sale cinematografiche italiane interamente sottotitolato.
Si tratta di uno storico evento cinematografico che in Italia rappresenta finalmente per molte persone sorde la realizzazione di un sogno. L’iniziativa si è concretizzata grazie all’intraprendenza della casa di produzione Fandango e, in particolare, alla lungimiranza di Domenico Procacci che ha precisato di avere riflettuto e maturato questa scelta durante un dialogo con Valeria Cotura, giovane consigliera della FIADDA di Roma, appassionata e studiosa di cinema, la quale qualche tempo addietro, durante un evento culturale, gli aveva illustrato le difficoltà incontrate dalle persone sorde nel seguire proiezioni cinematografiche in assenza di sottotitoli.
Per quanto tutto questo appaia scontato, in Italia non si è fatto molto finora per abbattere questa barriera della comunicazione e quelle culturali ad essa correlate. Per chi è sordo poter fruire di sottotitoli al cinema, al teatro, in televisione, nei musei, nelle aule universitarie, durante convegni e seminari, può voler dire creazione di accessibilità, esercizio dei propri diritti umani e civili contro ogni discriminazione, partecipazione e inclusione sociale, godimento del tempo libero, ampliamento ed elevamento del proprio livello culturale e linguistico.
Un comunicato stampa divulgato dalla Fandango pochi giorni fa ha avuto un vero e proprio effetto dirompente; infatti, ancor prima dell’esordio nelle sale cinematografiche, si stanno moltiplicando da varie città richieste della versione sottotitolata.
Già durante la conferenza stampa di presentazione del film – il 26 gennaio all’Hotel Hassler Villa Medici a Roma, cui la FIADDA era stata ufficialmente invitata – il tema dell’accessibilità mediante i sottotitoli ha suscitato il vivo interesse dei rappresentanti della stampa nazionale e dei presenti. Alla conferenza erano presenti, ovviamente, il regista Gabriele Muccino, il produttore Domenico Procacci e al completo il cast, con Stefano Accorsi, Vittoria Puccini, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Sabrina Impacciatore, Daniela Piazza, Primo Reggiani, Adriano Giannini e Valeria Bruni Tedeschi. Essi hanno illustrato e commentato il proprio ruolo, evidenziando che i personaggi dell’Ultimo bacio si ritrovano circa dieci anni dopo, quarantenni, più riflessivi e innamorati della vita e un po’ meno di loro stessi. Con le loro storie imperfette, questo gruppo di amici fa pensare a persone conosciute e talvolta a se stessi.
Per le persone sorde è molto significativo che la Fandango abbia deciso di iniziare la produzione della sottotitolazione proprio con due film importanti come Baciami ancora di Muccino e quello prossimo di Ferzan Ozpetek Mine vaganti. Ci si augura che questo possa servire a stimolare quelle persone che ancor oggi nutrono in Italia una forma di diffidenza, se non di pregiudizio e rifiuto, nei confronti di una pellicola cinematografica sottotitolata. D’altronde è fin troppo radicata nel costume italiano la preclusione persino nei confronti di pellicole in lingua originale sottotitolata, privilegiando pregiudizialmente per le stesse il doppiaggio. Sarebbe davvero auspicabile che dinnanzi a questa coraggiosa e civile iniziativa, nelle sale delle città dove verrà proiettato il film sottotitolato, accorresse un folto pubblico il quale, dal primo probabile e comprensibile momento di smarrimento, derivante dalla disabitudine, potrebbe scoprire finalmente un’efficace modalità comunicativa.
Non solo. Questo sarebbe anche un atto di profonda solidarietà verso le persone sorde, che contribuirebbe alla loro inclusione sociale. In tal modo, infatti, esse godrebbero della possibilità di visionare un film in tempo reale, senza attendere l’uscita in DVD e soprattutto non in solitudine o in un circolo ristretto, ma tra la gente, in mezzo a tanti sconosciuti frequentatori di cinema. Senza dimenticare, per altro, che vi è un’ampia fascia di popolazione interessata direttamente alla sottotitolazione, come ad esempio i tanti cittadini stranieri che vivono in Italia. Anche per loro, infatti, si tratterebbe di una grande opportunità di inclusione sociale e di approfondimento della conoscenza della lingua italiana.
E tuttavia perché questa iniziativa non resti un caso isolato e venga emulata, serviranno necessariamente – oltre naturalmente alla sensibilità del grande pubblico e a successivi, idonei eventi culturali – l’indispensabile attenzione verso il problema e i dovuti interventi da parte della Pubblica Amministrazione.
Allo stato attuale Baciami ancora con sottotitoli verrà proiettato solo in otto sale di diverse città d’Italia (come da elenco in calce), auspicando che tale numero possa aumentare ogni giorno di più, ma perché ciò avvenga è necessario diffondere capillarmente la notizia, di modo che possa partire dalla sensibilità del pubblico la richiesta di ulteriori copie.
Importante rilevare, infine, che si tratta di tradizionali pellicole sottotitolate e non di materiale digitale che richiederebbe particolari attrezzature per la proiezione. Quindi tutti i cinema si trovano nelle condizioni di poter inserire nelle loro programmazioni questo film.
*Presidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi).
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