Dopo aver dato notizia nei giorni scorsi che il Consiglio Comunale della città sarda è stato il primo dell’isola – ma anche il primo capoluogo di Provincia in Italia – ad adottare all’unanimità la Convenzione ONU sulle Persone con Disabilità, cediamo direttamente la parola a chi ha promosso tale iniziativa, vale a dire Anna Maria Mura, consigliere comunale nuorese con disabilità
Un teatro per andare oltre il silenzio, le parole, i pregiudizi, le paure e le discriminazioni, liberi e consapevoli di accettare le varie condizioni umane e di affrontare la vita con le stesse aspirazioni e aspettative di qualunque altra persona. È il teatro accessibile anche alle persone sorde, frutto della collaborazione tra l’Associazione Li.Fra e la FIADDA (Famiglie Italiane associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), che tornerà in scena a Roma l’8 e il 9 marzo, con l’atto unico “from Medea” di Grazia Verasani
E farlo da Cittadini con Disabilità, senza discriminazioni rispetto agli altri, con la consapevolezza dei diritti e dei doveri stabiliti da alcune leggi di Stato, prodotte dal 1992 in poi. Un’ampia e aggiornata scheda realizzata in internet dal Servizio HandyLex.org fa conoscere questa materia in ogni suo aspetto, rivelandosi assai utile soprattutto nei periodi prossimi alle tornate elettorali, come quello attuale
Se ne parlerà il 7 marzo a Verona, durante un incontro organizzato dal Comune della città scaligera, nell’ambito della manifestazione “Ottomarzo. Femminile, plurale 2010”. Il tema della giornata verrà affrontato sia da un punto di vista locale che nazionale ed europeo, con la partecipazione anche di Giovanni Padovani del Segretariato Generale dell’Unità Pari Opportunità e Diversità del Parlamento Europeo
Sarebbe bello un 8 Marzo dedicato alla dignità delle donne con disabilità – che vivono una doppia difficoltà – e delle donne vicine alla disabilità, quelle che accudiscono, proteggono, aiutano a vivere ogni giorno migliaia di persone con grave disabilità. Le loro voci, le loro storie sono quasi sempre ignorate, a meno che la cronaca non si faccia drammatica. Una giornata tutta rivolta ad ascoltarle sarebbe il minimo che si potrebbe fare
Una madre che inietta il botulino alla figlia di 16 anni per eliminarle le rughe, adulti che insultano giovani persone malate o bimbe con sindrome di Down. Ma se anche gli adulti, i genitori riproducono quel modello che “vieta” di invecchiare, di ingrassare, di ammalarsi o – Dio ce ne scampi! – di nascere o diventare disabile, chi e cosa potrà salvarci? Lo spirito critico, il dissenso, la non violenza, armi potentissime da utilizzare a casa, per strada, in pizzeria, al supermercato, a scuola, sul lavoro, in internet, senza mai stancarci di dissentire
