Dalla Legge Quadro 104/92 alla Legge 17/03 (Nuove norme per l’esercizio del diritto di voto da parte degli elettori affetti da gravi infermità), fino alle più recenti 22/06 e 46/09, con la possibilità fornita da queste ultime di votare a domicilio per alcuni cittadini «affetti da infermità che ne rendano impossibile l’allontanamento dall’abitazione», sono numerose le norme che si occupano del diritto di voto delle persone con disabilità. Ma quali sono, secondo tali leggi, gli elettori che vengono considerati «fisicamente impediti» e che possono ad esempio votare con l’aiuto di un elettore della propria famiglia o di un’altra persona volontariamente scelta come accompagnatrice? E a tal proposito qual è la documentazione da presentare?
Di questo e altro si occupa un’ampia e aggiornata scheda proposta dal Servizio HandyLex.org, che dedica ampio spazio anche alla possibilità di votare in un’altra sezione diversa dalla propria, quando quest’ultima sia inaccessibile, oltre a soffermarsi sui vari criteri di cui ogni seggio deve disporre, in modo tale «da permettere agli elettori non deambulanti di leggere il manifesto contenente le liste dei candidati, di votare in assoluta segretezza, nonché di svolgere anche le funzioni di componente di seggio o di rappresentante di lista e di assistere, ove lo si voglia, alle operazioni dell’ufficio elettorale».
La scheda, come detto, è aggiornata e infatti, nella sua parte conclusiva, tratta nei diversi aspetti quanto stabilito dalla Legge 22/06, modificata lo scorso anno dalla 46/09, precisando chi può votare al proprio domicilio, come lo può fare, a chi deve rivolgersi e in quale modo vengano raccolti i suoi voti.
Un vademecum, dunque, quanto mai necessario, per consentire ai cittadini con disabilità – anche in vista delle imminenti Elezioni Amministrative del 27 marzo – di esercitare il loro diritto di voto senza discriminazioni rispetto agli altri. (S.B.)