È passato meno di un anno dalla prima esperienza italiana di teatro accessibile anche alle persone sorde, svoltasi al Teatro Brancaccio di Roma e l’Associazione Li.Fra – fondata da due giovani attori, Lisa Girelli e Francesco Montingelli – ritorna a proporre di nuovo nella capitale Il teatro oltre il silenzio, che attraverso l’impiego di tecnologie innovative e avanzatissime per la sovratitolazione, inclusa nel contesto e nella cornice scenografica, arricchiscono il contenuto artistico dello spettacolo, favorendone contemporaneamente la fruizione a quanti incontrano continuamente, negli atti quotidiani della vita, barriere della comunicazione e barriere culturali.
Un’attività promozionale, dunque, di «inclusione sociale, sottotitoli inclusi»: un vero teatro per tutti, realizzato attraverso tre videowall, affiancati sulla scena, su cui appaiono i sottotitoli ben disposti per forma, colore, contrasto, nitidezza e congruenza scenografica.
Un’attività che si concretizzerà lunedì 8 e martedì 9 marzo, nella Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma (Viale Pierre de Coubertin, ore 21), dove andrà in scena l’atto unico from Medea di Grazia Verasani, poliedrica sceneggiatrice bolognese.
È dalla collaborazione continua e dallo scambio di esperienze che è nata una forma di sodalizio tra Li.Fra e FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), consentendo un costante arricchimento e un’evoluzione verso forme e linguaggi artistici più adeguati e accessibili.
Grazie infatti alla conoscenza e alla frequentazione delle persone sorde, sono apparse chiari agli artefici della rappresentazione teatrale le specificità comunicative di chi – nato o divenuto sordo nei primi anni di vita – ha dovuto conquistare con impegno costante l’acquisizione della lingua parlata e scritta e una buona competenza linguistica.
Un teatro per andare quindi «oltre il silenzio, oltre le parole, oltre i pregiudizi, le paure, le discriminazioni, i limiti, liberi e consapevoli di accettare questa, come altre condizioni umane, e affrontare la vita con le stesse aspirazioni e aspettative di qualunque altra persona». Un teatro che continua ad entusiasmare e ad appassionare un vasto pubblico, incluse le persone sorde e le loro famiglie.
L’associazione nazionale FIADDA da circa quarant’anni si occupa di inclusione scolastica, sociale e lavorativa delle persone sorde, ovvero della loro promozione sociale. Si dedica ad attività di sostegno e ricerche in tutti quegli ambiti che afferiscono alla problematica propria della sordità.
Particolare rilievo ricoprono in tal senso tutte le innovazioni tecnologiche utili all’abbattimento delle barriere della comunicazione e della percezione, non solo al teatro, ma anche al cinema, in televisione, nei luoghi del tempo libero, nelle aule scolastiche e universitarie, nei musei e nelle sedi di convegno. Tutti luoghi e momenti – se resi accessibili – in cui una persona sorda può vedere ricompensato l’impegno profuso nel proprio percorso di vita per acquisire la necessaria competenza linguistica e porsi di fatto nella condizione migliore di comunicazione interpersonale.
Infatti – oggi più che mai – è proprio dal precoce intervento diagnostico, protesico e abilitativo che bisogna far partire il progetto di vita di un bambino che nasce sordo, per poter utilizzare tutto quanto la tecnologia, la ricerca e le tecniche abilitative-logopediche consentono, a cominciare dal probabile recupero di capacità percettiva uditiva.
In coerenza con tutti questi obiettivi, la FIADDA intende continuare a collaborare con l’Associazione Li.Fra in tutte le città in cui quest’ultima presenterà l’atto unico from Medea, a cominciare proprio dagli spettacoli di imminente programmazione nei teatri della Lombardia in cui le Sezioni territoriali della FIADDA stessa stanno dando la più ampia adesione.
È auspicio condiviso da tutti che il Teatro oltre il silenzio della Li.Fra abbia la giusta diffusione e il giusto riconoscimento del valore culturale che reca e che possa rappresentare solo uno dei primi passi di un lungo cammino.
*Presidente della FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi), aderente alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).
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