Sono già molte le firme di chi ha deciso di aderire alla petizione per il rispetto del nuovo Patto per la Salute, lanciata da SOS Sanità, organizzazione nata nel 2009 come appello firmato da migliaia di persone impegnate a vario titolo nelle politiche sociali e sanitarie – oltre che da operatori dei servizi e da comuni Cittadini – che ora si propone di diventare una rete formata da una serie di Comitati Locali, coordinati da un Comitato Promotore Nazionale, per informare, ospitare interventi, sollecitare e organizzare iniziative ed eventi nazionali e locali sulle politiche sociosanitarie. «Vogliamo diventare – si legge nel sito internet – il punto di incontro di chi pensa che la Salute sia un diritto e non una merce».
Ebbene, come riferito qualche mese fa anche da Superando, il nuovo Patto per la Salute 2010-2012 è stato sottoscritto il 3 dicembre scorso (se ne legga cliccando qui), confermando l’accordo raggiunto il 23 ottobre precedente da Governo e Regioni. Già i primi commenti, per altro, evidenziavano come la “palla” a quel punto avrebbe dovuto passare al Governo, con lo stanziamento delle risorse concordate. E tuttavia, come si sottolinea in apertura della petizione lanciata da SOS Sanità, a quasi tre mesi da quella firma da parte di Governo e Regioni, una serie di elementi risultano tuttora inevasi e attuarli è sempre più urgente. Sono tre, in tal senso, le richieste fondamentali: completare il finanziamento, controllare, oltre ai Bilanci, anche i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), approvare il nuovo Decreto su questi ultimi.
Rispetto ai finanziamenti, «l’ultima Legge Finanziaria – dichiara il documento – ha assicurato solo una parte delle risorse previste nel Patto, rinviando a successivi provvedimenti del Governo il completamento del finanziamento. Il Governo deve stanziare ancora, con provvedimenti formali, le risorse per il 2010 (550 milioni necessari anche per abolire del tutto i “super ticket” da 10 euro e quelli necessari per i rinnovi contrattuali), per il 2011 e per il 2012». Si tratta dunque «di assicurare l’intero finanziamento previsto (106.164 milioni per il 2010, 108.603 milioni per il 2011 e 111.544 per il 2012) e quello per i rinnovi contrattuali».
Per quanto poi riguarda il controllo sui LEA, viene ritenuta necessaria «un’Intesa Stato-Regioni per creare la nuova Struttura Tecnica di Monitoraggio (STEM) prevista dal Patto», indispensabile per associare al controllo dei Bilanci quello sui Livelli Essenziali di Assistenza. Servono quindi «i nuovi indicatori LEA e i nuovi regolamenti, per valutare i comportamenti delle Regioni anche sul rispetto dei LEA stessi e non solo sull’equilibrio di bilancio. Per essere virtuosa, infatti, non basta che una Regione abbia i conti a posto, deve garantire buona assistenza».
Infine – questione oramai annosa – il Decreto sui nuovi LEA, sul quale i promotori della petizione scrivono: «Con il Patto per la Salute vi sono le condizioni per sbloccare il Decreto che opera la revisione dei LEA. Il ministro Fazio ha già concordato con le Regioni (luglio 2009) alcune parziali modifiche, anche per superare i rilievi della Corte dei Conti che aveva fermato il Decreto Prodi (aprile 2008). La revisione dei LEA può aiutare ad innovare e ad aggiornare diverse prestazioni sanitarie, rendendole più pertinenti con il quadro epidemiologico, demografico e sociale (ad esempio, per la non autosufficienza, le nuove protesi per disabili, nuove esenzioni per malattie croniche, l’aggiornamento delle prestazioni non appropriate, le cure odontoiatriche per indigenti e minori). E può favorire finalmente la definizione dei corrispondenti Livelli delle Prestazioni Sociali».
«Resta insomma da costruire – conclude il testo di SOS Sanità – un vero sistema di garanzia per i cittadini sull’effettivo rispetto dei LEA, per renderli un diritto esigibile in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, come prescrive la Costituzione». (S.B.)
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