Doppio bronzo: sono cominciate le medaglie per l’Italia alla Paralimpiade Invernale di Vancouver. Enzo Masiello nella distanza lunga del fondo (categoria Sitting, seduti) e Gianmaria Dal Maistro, con la guida Tommaso Balasso, nello slalom (categoria Visually Impaired), hanno cominciato infatti a riempire il medagliere azzurrro. La seconda giornata ha anche visto le prime vittorie italiane nel curling in carrozzina contro la Svizzera (13-4) e la Svezia (9-1) e la sconfitta nell’ice sledge hockey con la Norvegia, 2-1, purtroppo importante per il prosieguo del torneo, perché preclude agli azzurri possibilità di medaglia.
Quattro anni fa Enzo Masiello si era fatto una promessa: «Non lo toglierò sino a quando non cancellerò questo brutto ricordo». Era la Paralimpiade di Torino e quel braccialetto doveva essere un ricordo, ma divenne un tormento per Enzo Masiello, arrivato quarto per 7 secondi nella distanza lunga del fondo, complice una microfrattura a una vertebra. Una delusione enorme, per lui. Tre Paralimpiadi estive alle spalle con un bronzo nei 5000 metri a Barcellona ’92, aveva saputo rimettersi in gioco e, abbandonata l’atletica, aveva puntato sul fondo. Anni di allenamenti e la medaglia torinese sfiorata di un soffio. Quando ha tagliato il traguardo a Whistler Paralympic Park e si è accorto di averlo finalmente vinto, quel bronzo, Enzo Masiello si è strappato quel braccialetto: «Dopo quattro anni mi sono preso quel podio perso a Torino e posso buttare questo ricordo».
Masiello, milanese di Matera, 41 anni compiuti da pochi giorni, è diventato il primo atleta paralimpico italiano a saper vincere una medaglia sia a una Paralimpiade Estiva, sia a quella Invernale. Una a distanza di quasi venti anni dall’altra.
Alla cerimonia di apertura di Vancouver 2010, Gianmaria Dal Maistro è stato il nostro portabandiera. Da lui ci si aspetta molto. Ha cominciato con un bronzo in slalom, insieme alla sua guida Tommaso Balasso. Ipovedente di Schio (Vicenza), 29 anni, Dal Maistro ha vinto a Torino una medaglia d’oro (SuperG) e una d’argento (slalom gigante), ma la sua storia paralimpica nasce da più lontano, a Nagano ’98, con l’argento in discesa libera e in gigante e bronzo in slalom, passando per l’argento di Salt Lake City 2002. Ha un grande affiatamento con la sua guida (non vedenti e ipovedenti sono preceduti da un atleta che, attraverso un microfono, indica il percorso), Tommaso Balasso, con il quale divide la medaglia. Sono soprannominati “Tom & Jerry”, non solo per il nome: uno insegue l’altro, ma in questo caso con grande amicizia. Il bronzo in slalom potrebbe essere solo l’inizio per Jerry: «Ci credevamo, potevamo anche fare meglio, ma va bene anche così. Ora puntiamo a gigante e supercombinata, ma magari anche al SuperG».
Fra conferme (il russo Zaripov, già oro in biathlon, che ha vinto anche la 15 km di fondo sitting davanti al nostro Masiello) e novità (il giovane ipovedente slovacco Kraco, primo nello slalom di Dal Maistro), nella seconda giornata l’Austria ha portato alla ribalta con lo slalom due grandissime atlete: la giovanissima Claudia Loesch, 22 anni, paraplegica dopo un incidente a 5 anni, che si avvia a essere dominatrice dell’alpino su monosci e la veterana ipovedente Sabine Gaisteger, capace di vincere l’oro paralimpico a 53 anni.
*Per gentile e amichevole concessione dell’Autore e de «LaGazzettadelloSport.it», ove il testo è apparso. Sulle prime gare delle Paralimpiadi Invernali di Vancouver segnaliamo anche – sempre nel nostro sito – il testo di Franco Bomprezzi intitolato Masiello, prima medaglia italiana a Vancouver, disponibile cliccando qui.
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