E perché noi no…? Quando un manifesto parla della vita vera

Nei prossimi quindici giorni – in occasione del 21 marzo, Giornata Mondiale delle Persone con Sindrome di Down – la città di Padova sarà tappezzata da manifesti con la foto di una coppia vera di fidanzati Down, ritratti in una casa vera, dove condurre la vita di tutti i giorni, fatta di relazioni, affetti, lavoro e divertimento. Promotrice della campagna, che verrà presentata il 18 marzo nella città veneta, è l’Associazione DADI (Down, Autismo e Disabilità Intellettiva)

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È dedicato anche al silenzio il «Città di Porto Recanati»

Si tratta dell’ormai tradizionale Concorso Internazionale di Poesia, giunto quest’anno alla sua ventunesima edizione, che prevede anche premi «a quei poeti la cui opera testimonierà il riscatto sociale da una condizione di svantaggio o sia d’insegnamento per i valori in essa trattati».Le poesie possono essere spedite fino al 15 luglio prossimo

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Perché non pensare a un’«Autistic Card»?

Provocatoria ironia o concreta proposta? Ai lettori il giudizio. Per la nostra testata, invece, è sempre più prezioso l’acume di Gianni Papa – del quale segnaliamo recentemente anche un “dialogo socratico” adattato ai tempi nostri e ai problemi degli studenti con disabilità – per evidenziare le varie “guerre quotidiane” che deve affrontare la famiglia di una persona con autismo

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Dislessia: è la scuola che deve riconoscere le specificità individuali

Ed è sempre la scuola che deve adattarsi ai bisogni formativi degli allievi (non viceversa), fornendo gli strumenti di apprendimento di cui ciascun bambino ha bisogno. Se dunque un bambino non riesce ad esprimersi con la penna, ma scrive bene con il computer, se legge solo “distruggendosi dalla fatica”, mentre con la sintesi vocale può farlo più agevolmente, se ha bisogno della fotocopia ingrandita per poter completare un test e se con tutto ciò apprende e ha un buon rendimento scolastico, qual è il problema?

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Per lavorare e familiarizzare con il Parlamento Europeo

«La conoscenza delle dinamiche interne e dell’organizzazione di un’istituzione europea, qual è il Parlamento, l’apprendimento di lingue straniere, la partecipazione quotidiana in un ambiente multiculturale sono tutti valori aggiunti che facilitano un futuro inserimento lavorativo, nella speranza che i datori di lavoro diano importanza alle abilità e non alle disabilità di una persona». Sono parole di Giovanni Padovani, che nel 2007 fu selezionato per un tirocinio al Parlamento Europeo rivolto alle persone con disabilità e che oggi è divenuto coordinatore proprio di queste iniziative. Per candidarsi al prossimo tirocinio il termine è quello del 15 maggio

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Proviamo a (ri)conquistarlo dal basso, quel diritto al parcheggio!

Le migliaia di adesioni che stanno raccogliendo due gruppi di Facebook dedicati alla sensibilizzazione sui parcheggi riservati alle persone con disabilità, che spesso risultano occupati da persone prive di ogni senso di responsabilità civile, costituiscono un dato davvero confortante, del quale auspichiamo possano accorgersi i Sindaci di tanti Comuni del nostro Paese

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In difesa dell’inclusione scolastica

«La necessità di dedicare una maggiore attenzione al tema della difesa dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità nasce dallo stato di emergenza in cui ormai la scuola italiana si è venuta a trovare. La nostra percezione di addetti ai lavori, infatti, è quella di una volontà politica di smantellamento di un’eccellenza unica al mondo della scuola italiana e cioè proprio l’inclusione scolastica dei ragazzi con disabilità». È da queste premesse che Vito Bardascino, responsabile dell’Area Integrazione del Progetto “Scuole Aperte” (Assessorato all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Campania), ha deciso di avviare una serie di interviste che nascono e proseguiranno con l’obiettivo dichiarato di «difendere l’inclusione scolastica», partendo da quella ad Andrea Canevaro, da anni una delle figure più autorevoli del settore. Ringraziamo naturalmente Vito Bardascino per la cortese concessione di tale intervista al nostro sito

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Le malattie rare e la salute possibile

La prospettiva terapeutica, quella sociale e anche la testimonianza diretta dei pazienti, attraverso le associazioni che li rappresentano: tutte e tre saranno presenti a Roma il 19 marzo, durante un convegno interamente dedicato alle malattie rare e alla necessità di trovare risposte sempre più adeguate ai problemi che esse pongono

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E se fosse vero che volere è potere? Una storia dal Congo

Quasi sorprendentemente un bell’esempio di forza di volontà e di ingegnosità arriva da un Paese dell’Africa tra i più poveri, oltre che tormentato da incessanti conflitti. In Congo, infatti, le persone con disabilità godono – almeno per il momento – di una serie di esenzioni su tasse e dazi relative ai trasporti sul fiume Congo e grazie a tali opportunità hanno potuto avviare una vera e propria “attività commerciale”. Non è certo integrazione, ma è una storia bella e positiva su come anche nei momenti di maggiore difficoltà le persone riescano a risolvere problemi apparentemente insormontabili

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La disabilità grave «in famiglia»: vivere, sopravvivere o vivere bene?

Se “convivere con la disabilità grave” è fonte di fatica, stress, deterioramento delle capacità mentali e fisiche, invece “vivere per la disabilità grave” può trasformare un fattore indubbiamente negativo in una potenziale risorsa per la società, una sorta di “laboratorio di ricerche avanzate” su come la società stessa potrebbe e potrà essere

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