Ci sono Paesi che stanno lavorando bene sull’autismo

di Gabor Petri*
È il caso ad esempio dell'Inghilterra, che qualche mese fa ha approvato la legge "Autism Act", ma è anche il caso dell'Ungheria - primo Paese in Europa a ratificare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità - il cui Governo ha recentemente adottato una Strategia Nazionale per l'Autismo elaborata dalla rete di associazioni che si occupano di tale problema. Ed è quanto mai opportuno ricordarlo alla vigilia del 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell'Autismo

Bimbo con i capelli rossi dietro alla grata di un cancello«Grazie alle migliorate capacità di diagnosi, i casi rilevati di autismo sono in crescita in tutto il mondo, constatazione, questa, che richiede un rapido e profondo processo di riorganizzazione dei servizi pubblici. Non a caso alcuni Paesi si sono dotati di strumenti legislativi e programmatici ad hoc. Il 12 novembre dello scorso anno, ad esempio, in Inghilterra è stato approvato l’Autism Act, che sancisce l’obbligo legale di fornire i servizi e il sostegno adeguati alle persone adulte con autismo. Il 17 febbraio scorso, poi, in Ungheria il Governo del Paese ha adottato un Piano Strategico Nazionale per l’Autismo e anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, tra i primi atti di insediamento, ha promosso una strategia concreta per affrontare il problema dell’autismo». Lo avevano scritto nei giorni scorsi – sulle nostre pagine – i responsabili di F.A.N.T.A.Si.A., la Federazione delle Associazioni Nazionali a Tutela delle Persone con Autismo e Sindrome di Asperger, in un intervento di presentazione del 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo (si legga quel testo cliccando qui).
Dopo avere quindi approfondito qualche tempo fa ciò che è stato fatto in Gran Bretagna (se ne legga cliccando
qui), vediamo ora in quale modo il problema è stato affrontato in Ungheria, Paese che tra l’altro è stato il primo in Europa a ratificare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità il 20 luglio 2007, ovvero quasi due anni prima dell’Italia.

In seguito al rapido aumento delle diagnosi di autismo in Ungheria, una Strategia Nazionale per l’Autismo è stata elaborata da un gruppo di esperti  allo scopo di attuare un piano coerente di politiche sociali ed educative e parallelamente di programmare lo sviluppo del sistema istituzionale. L’elaborazione di tale Strategia è stata coordinata dalla Società Ungherese per l’Autismo (Hungarian Autistic Society), la rete nazionale di organizzazioni non lucrative magiare, attive nel campo dell’autismo.
La creazione della Strategia è stata inserita nella Sezione IV/3 del Decreto Governativo  Ungherese 1062/2007 sull’attuazione del Programma Nazionale per le Questioni della Disabilità per il Periodo 2007-2010. La Strategia stessa – come specificato nel Decreto Legislativo – rientra in una fase preliminare di sviluppo quinquennale che mira a migliorare la qualità della vita della popolazione affetta da disturbi dello spettro autistico e a sviluppare un sistema di servizi più specifici per l’autismo. È previsto anche un calendario per l’attuazione del programma proposto.
La Strategia ha contribuito ad avviare serie considerazioni da parte delle autorità politiche. Nel 2008, infatti, dopo l’approvazione di essa, i Ministeri dell’Educazione e degli Affari Sociali hanno deciso di istituire programmi specifici a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico, aumentando i fondi ad esse destinati. Da allora è il documento di base e il punto di riferimento per gli esperti dei Ministeri e del mondo associativo nel settore.
Il 17 febbraio scorso, poi, l’atto finora più importante di tale percorso, con l’adozione della Strategia Nazionale per l’Autismo da parte del Governo ungherese, tramite il Decreto Governativo 1038/2010, che specifica le azioni che dovranno essere attuate da parte dei Ministeri preposti entro la fine del 2010.
L’Associazione Nazionale Ungherese per l’Autismo ritiene che il recente Decreto rappresenti solo un primo, ma significativo passo in avanti per le persone ungheresi con autismo e per le loro famiglie.

*Presidente dell’Associazione Nazionale Ungherese per l’Autismo. Traduzione a cura di Donata Vivanti.

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