2 Aprile 2010 - Superando

E la LEDHA querela «Panorama»

Chi ha potuto dimenticare quella copertina del giornale «Panorama» che nel marzo scorso aveva visto un Pinocchio in carrozzina affiancato dalla scritta “SCROCCONI” a caratteri cubitali? E quel mediocre servizio, ricco di imprecisioni, la cui pubblicazione è sembrata soprattutto servire a giustificare i controlli a tappeto dell’INPS, che stanno tuttora colpendo le vere persone con disabilità? Non lo ha certo dimemnticato la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), organizzazione che rappresenta oltre duecento associazioni lombarde di persone con disabilità e dei loro familiari e che costituisce la componente regionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Nei giorni scorsi, infatti, proprio la LEDHA ha presentato una denuncia-querela allaProcura del Tribunale di Milano, ravvisando una grave offesa e lesione della dignità di tutte le persone con disabilità

La mia battaglia di giustizia e civiltà

Sarà ancora davanti a Palazzo Montecitorio, il 7 e l’8 aprile, Alessandra Incoronato, persona con grave disabilità che da molti mesi ha avviato una forma estrema di protesta e che tuttora continua un semisciopero della fame. Chiede l’aumento delle pensioni di invalidità, maggiore assistenza alle famiglie con disabilità e merita il maggior sostegno possibile

Servirebbe una grande «casa civile»

Bene i gruppi, le case-famiglia e altre soluzioni per risolvere il problema del “dopo di noi” riguardante le persone con disabilità, soprattutto mentale o psichica. Ma serve anche e soprattutto una nuova educazione sociale di rispetto verso il “diverso”, senza falsi pietismi e senza ipocrisie, partendo dalla scuola e continuando nella diffusione culturale in ambito sociale. Solo così il “dopo di noi” delle persone con disabilità potrà realizzarsi in una società che sia una vera, grande “casa civile”

E molto spesso i nodi vengono al pettine…

Succede ad esempio nel Consiglio Regionale della Campania, quando viene eletta con tanti voti una donna con disabilità che però ora rischia di non poter entrare nel palazzo ove dovrebbe svolgere le proprie funzioni, a causa di una vera e propria “selva” di barriere. Serviranno dunque adeguamenti sostanziali, in modo tale da rendere finalmente accessibile anche a chi si muove in carrozzina uno dei tanti edifici pubblici del nostro Paese che attualmente non lo sono

La vera cecità è quella che circonda Sergio

“I colori del buio”, infatti, bel romanzo recentemente pubblicato da Laura Boerci e Filippo Visentin, non è “semplicemente” la storia di Sergio, un ragazzo cieco nella campagna milanese di sessant’anni fa, ma è soprattutto il racconto della cecità di chi non sa vedere oltre i pregiudizi, in un quadro che talora ricorda certe realtà ancora presenti e vive ai giorni nostri

Vita Indipendente per me significa vivere!

«”Fare Vita indipendente” – scrive Francesca Penno – a volte non è facile e vuol dire anche sbagliare sulla propria pelle, ma è sempre un modo per sentirsi liberi di gestire la propria vita e le proprie scelte. In poche parole significa “semplicemente” vivere!». Il racconto di una donna affetta da una malattia neuromuscolare, che è stata la prima, in Provincia di Alessandria, ad usufruire del contributo per un progetto di Vita Indipendente e che su questa sua esperienza ha anche realizzato un video