Quanto spazio, una volta ancora, ai «falsi invalidi»! E la disabilità?

di Nadia D'Arco*
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la seguente presa di posizione riguardante la trasmissione di Raidue "Annozero", condotta da Michele Santoro e andata in onda giovedì 8 aprile, ove si è parlato anche di "falsi invalidi", perdendo ancora una volta - a quanto pare - una buona occasione per presentare un'informazione corretta sui gravi problemi dei veri disabili e delle loro famiglie

Bimba con le mani sugli occhiAssistendo alla puntata dell’8 aprile di Annozero, il programma di Raidue condotto da Michele Santoro, sono rimasta letteralmente esterrefatta di come si sia preso a pretesto il discorso dei “falsi invalidi”, per presentarlo come “il male di tutti i mali del dissesto finanziario italiano”, al punto che l’autore del libro sul federalismo (di cui non ricordo il nome [presumibilmente il sociologo Luca Ricolfi, autore del libro Il sacco del Nord, N.d.R.]) ha dichiarato che con i soldi dei falsi invalidi «ci apriamo degli asili nido», rintuzzato dall’imprenditore Diego Della Valle il quale ha sostenuto invece che «con i fondi dati a chi presta assistenza ai disabili si aiutano le imprese», mentre, dulcis in fundo, il ministro Tremonti ha affermato che «si risanano i bilanci dello Stato».

Noi persone con disabilità e familiari di persone con disabilità protestiamo a questo punto anche con Michele Santoro – che pure ha brevissimamente accennato, non ascoltato, alle condizioni di grave disagio in cui vertono i disabili in italia – per non avere stoppato simili iniquità, tra l’altro non contestualizzate.
In realtà il problema dei “falsi invalidi” viene riproposto sistematicamente e scandalisticamente senza distinguere ciò che è un’iniquità e una truffa congegnata per lo più con la complicità di medici e amministratori che non finiscono mai in galera e che nulla hanno a che fare con le condizioni di disagio, solitudine e mancanza di sostegno e aiuto vissute dalle vere persone con disabilità.
Anche tra noi disabili e famiglie ci sono familiari cassintegrati e disoccupati, anche tra noi ci sono disabili che non riescono a trovare lavoro e nemmeno nelle “coop sociali”, eppure questi signori non ci pensano troppo a “sputtanare” tutta la nostra categoria, senza mai dimenticare che si dovrebbe finalmente, una volta per tutte, avviare semplicemente un sistema di controllo vero sugli abusi che i soliti “furbi” attuano sulla nostra pelle.

Ultimo, ma non ultimo, si dovrebbe sempre ricordare che le problematiche delle persone anziane non autosufficienti – che diventano tali verso la fine della loro vita – sono completamente diverse da quelle delle persone con disabilità e invece, per comodità, esse vengono sempre accomunate, ciò che alla fine porta a non risolvere alcuna di quelle diverse esigenze.

*Presidente Comitato Regione Emilia Romagna Familiari Gravi e Gravissimi.

Sui temi di cui si parla riteniamo di poter suggerire la lettura – nel nostro sito – dei due editoriali di Carlo Giacobini intitolati rispettivamente Ancora falsi invalidi! (disponibile cliccando qui) e Le parole, i fatti, i silenzi (disponibile cliccando qui), testi che pur trattando contingenze ormai più che datate (il primo è del giugno 2008, il secondo dell’ottobre 2009), ben sintetizzano la posizione della nostra testata in particolare sulla cosiddetta questione dei “falsi invalidi”.
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