Le buone leggi diventano pura utopia, di fronte a risposte che parlano di risorse economiche carenti o di situazioni troppo complesse. E così è sempre più insostenibile la situazione delle tante famiglie italiane con figli disabili gravissimi, dove le madri devono in genere lasciare il proprio lavoro e improvvisamente diventare infermiere. Quando il diritto di queste famiglie a condurre una vita “normale” verrà veramente riconosciuto e garantito? Marina Cometto, presidente di un’associazione che si occupa di tali problemi, lo chiede al ministro per le Pari Opportunità Carfagna e al sottosegretario alla Salute Roccella, rivolgendosi idealmente a tutte le “donne della politica”

Gli scenari nei quali il Terzo Settore in Italia si trova ad agire, con la consapevolezza che il Terzo Settore stesso – unendo tutte le proprie forze – possa diventare “soggetto attivo” delle politiche e non solo subire gli eventi di una realtà complessa e in continuo movimento. Se ne parlerà il 17 aprile a Grugliasco, presso Torino, nel corso di una tavola rotonda che coinvolgerà alcuni autorevoli rappresentanti del Terzo Settore, della società civile organizzata e del mondo accademico

E su di esse è particolarmente impegnata la Delegazione Zonale APICI di Altopascio (Lucca), che il 16, il 19 e il 21 aprile organizzerà tre incontri – uno a Porcari, due nel capoluogo – dove verranno presentati altrettanti progetti, avviando tra l’altro uno Sportello Turismo Accessibile e l’Osservatorio Territoriale per l’abbattimento delle barriere architettoniche