La Legge 451/97 prevede la stesura ogni due anni di un «piano nazionale di azione di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva di cui alla Dichiarazione mondiale sulla sopravvivenza, la protezione e lo sviluppo dell’infanzia, adottata a New York il 30 settembre 1990, con l’obiettivo di conferire priorità ai programmi riferiti ai minori e di rafforzare la cooperazione per lo sviluppo dell’infanzia nel mondo. Il piano individua, altresì, le modalita’ di finanziamento degli interventi da esso previsti nonché le forme di potenziamento e di coordinamento delle azioni svolte dalle pubbliche amministrazioni, dalle regioni e dagli enti locali».
Fin qui il testo della norma. Ma «l’ultimo Piano Nazionale Infanzia – denuncia Lucio Babolin, presidente del CNCA (Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza), a nome dei promotori dell’iniziativa Batti il cinque! (Agesci, Arciragazzi, Cnoas, CGIL, Save the Children, Unicef e lo stesso CNCA) – faceva riferimento al periodo 2002-2004: sono ormai più di sei anni che i bambini e i ragazzi che vivono sul territorio italiano aspettano un Piano che contribuisca a tradurre in concretezza i loro diritti».
Associazioni e organizzazioni molto diverse tra di loro si sono dunque ritrovate in un impegno comune, per sostenere l’approvazione di un nuovo Piano nazionale che – alla luce di quanto sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989 e ratificata dall’Italia con la Legge 176/91 del 27 maggio 1991 – sappia valorizzare e utilizzare il lavoro preparatorio già svolto dall’Osservatorio Nazionale Infanzia e consegnato nel mese di ottobre del 2009 ai sottosegretari Carlo Giovanardi ed Eugenia Roccella.
Nasce proprio da qui Batti il cinque! «che – come ricorda ancora Babolin – ha proposto la centralità di tale richiesta come tematica prioritaria della Conferenza Nazionale sull’Infanzia e l’Adolescenza di Napoli del 18-20 Novembre 2009 e organizzato un incontro pubblico nel mese di gennaio scorso, proprio per sollecitare il rispetto degli impegni presi dal Governo». E tuttavia, prosegue il presidente del CNCA, «nonostante le rassicurazioni ricevute dai Sottosegretari competenti sull’imminenza della riconvocazione dell’Osservatorio per l’approvazione del Piano (primo passo dell’iter per l’approvazione finale, che prevede un passaggio anche in Commissione Parlamentare Infanzia e quindi in Consiglio dei Ministri), l’Osservatorio non è stato più riunito».
Per realizzare quindi un’azione comune positiva a favore del Piano, i promotori di Batti il cinque! hanno deciso di lanciare tale iniziativa, tramite l’invio di cartoline elettroniche al presidente del Consiglio, al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al sottosegretario per le Politiche per la Famiglia. «Insieme – conclude Babolin – potremo contribuire a questa azione pubblica per porre fine all’inerzia del Governo su un tema centrale per il futuro del Paese: il rispetto dei diritti dei bambini e degli adolescenti». (S.B.)
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