Autismo: su chi posso contare?

Ove "contare" va inteso in senso generale, come risorse concrete su cui poter "contare" per la continuità assistenziale in ambito di autismo, ma anche in senso più propriamente letterale, "contando" cioè numericamente quelle stesse risorse e mettendole in rete. È nato sostanzialmente per questo il Progetto ORMA (Organizzazione della Rete e del Modello di Sostegno per l'Autismo), promosso da vari interlocutori della Provincia di Cremona (istituzioni, enti privati, associazioni, famiglie), nel cui ambito si terrà uno specifico convegno il 5 maggio a Crema

Bimbo con disturbi autistici abbraccia la madreCi eravamo già occupati qualche settimana fa – in occasione del 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo – del Progetto ORMA (Organizzazione della Rete e del Modello di Sostegno per l’Autismo), iniziativa avviata nella Provincia di Cremona che vede coinvolti numerosi partner istituzionali, sanitari e anche associativi, per sviluppare un progetto di vita individualizzato e continuativo, oltre che per costruire e implementare la rete territoriale, cui aderiscono istituzioni, enti privati e associazioni, con un importante contributo da parte delle famiglie.
«Tutto ciò nella consapevolezza – ci avevano spiegato allora i promotori – che il traguardo sarà progressivamente realizzabile solo partendo dalla rilevazione e dalla valorizzazione delle buone prassi esistenti, dando spazio alle competenze che ognuno può esprimere nel rispetto reciproco, sostenendo le operatività in atto con momenti formativi, intervenendo nella comunità allargata con occasioni informative ad ampia diffusione».

Rientra in questo medesimo ambito il convegno organizzato per mercoledì 5 maggio a Crema (Centro Oratorio San Luigi, Via Bottesini, 4, ore 8.30-16.30), da parte del Dipartimento ASSI (Attività Socio Sanitarie Integrate) dell’ASL di Cremona, denominato Autismo: su chi posso contare? e centrato appunto sulla necessità di una continuità assistenziale.
Aperta da Laura Francescato, responsabile del citato Dipartimento ASSI (Esserci e fare dopo un anno di cammino), la giornata vedrà poi l’intervento di Federico Palla della Comunità Sociale Cremasca (Facciamo la conta?), Pietro Soldo, genitore (L’esperienza di un film interrotto), Alessandra Foppa Pedretti dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) di Crema (L’innovazione nei percorsi diagnostici e terapeutici), Catia Pinferetti, assistente sociale del Comune di Romanengo (Imparare a progettare la vita), Giovanna Barra della Caritas di Crema (Famiglie che si curano: Villa Laura), Marilena Zacchini della Fondazione Sospiro dell’omonima località in provincia di Cremona (La scuola di vita al servizio dell’indipendenza) e Luisa Vailati dell’ASL di Cremona, sede di Crema (Una mano… per costruire un modello futuro).
Nel pomeriggio, poi, parteciperanno Enza Crivelli dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) di Crema e Cremona (L’esperienza cremasca del Tubero), Paola Di Furia dell’ASL di Monza e Brianza (Il progetto “Fare rete”), Simonetta Stefanoni dell’ASL Milano 1 (Il progetto “Rete Autismo”), Barbara Aristarchi, educatrice professionale di Reggio Emilia (Per fare un tavolo… ci vuole un fiore), Paolo Lucietto e Antonio Uderzo della Cooperativa Città Solidale di Vicenza (Una vita autonoma… una scommessa possibile). (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Comunità Sociale Cremasca, tel. 0373 218723, segreteria@comunitasocialecremasca.it.
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