Grumo Appula: Giunta nuova, vita nuova?

All'inizio del 2009 avevamo seguito la vicenda riguardante Grumo Appula, Comune di 13.000 abitanti dell'entroterra barese, e ascoltato le grottesche dichiarazioni dell'allora sindaco Vito Panzarino, per spiegare l'installazione di alcuni "archetti antisosta" in pieno centro storico, allo scopo di evitare lo scorrazzamento dei motorini, andando però a danneggiare solamente le persone con disabilità: «Se riescono a passare i motorini, lo possono fare anche le motorette dei disabili», aveva detto il sindaco e poi, «visto che sono "abili diversamente" devono anche cercare di adeguarsi...». Ebbene, oggi c'è un nuovo sindaco, a Grumo Appula, e ha mantenuto la promessa di rimuovere quelle barriere. La FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) si dichiara soddisfatta, ma noi manteniamo alta l'attenzione: visto infatti che il problema dei motorini resta irrisolto, non vorremmo che un giorno, magari con una nuova Giunta, qualcuno pensasse che in fondo quegli archetti...

Donna con espressione tra il divertito e lo sconcertatoRicordate il meraviglioso (e involontario) senso dell’umorismo del professor Vito Panzarino, già sindaco di Grumo Appula, Comune di circa 13.000 abitanti dell’entroterra barese? Ce n’eravamo occupati all’inizio del 2009 (si legga cliccando qui l’articolo intitolato Complimenti, professor Panzarino!), dopo un servizio del TG Regionale della Puglia, all’interno della rubrica Ditelo al TGR, a cura di Perla Dipoppa, su segnalazione di Alessandro, persona con disabilità residente in quello stesso Comune.
Poco prima, infatti, l’Amministrazione Municipale di Grumo Appula aveva deciso di apporre alcuni archetti antisosta in uno dei principali punti del centro storico (esattamente in Via dell’Immacolata, che collega Piazza del Municipio alla Villa Comunale), rendendo a dir poco complicato il passaggio delle persone in carrozzina, come testimoniavamo con una documentazione video disponibile a tutti in Youtube (cliccando qui).
Ebbene, interpellato dall’inviato del TG Regionale, il sindaco Vito Panzarino aveva spiegato così le ragioni della scelta: «Abbiamo installato quegli archetti antisosta su sollecitazione del Comando dei Vigili Urbani e dei Carabinieri per evitare lo scorrazzamento dei motorini, che era molto pericoloso specie per i bambini che la domenica escono dalla messa». «Ma i motorini passano lo stesso», aveva replicato la giornalista, avvalendosi di immagini che mostravano appunto una sorta di “slalom veloce” delle due ruote. Il sindaco dapprima aveva negato, poi però aveva testualmente dichiarato che «comunque, se riescono a passare i motorini, riescono a passare anche le motorette (?!) dei disabili». Non contento, aveva poi concluso con un’altra “perla”, sostenendo che d’altra parte «la manovra la devono fare anche loro, i disabili. Visto che sono “abili diversamente” devono anche cercare di adeguarsi. Non è che possono anche loro camminare così… D’altronde, se ci sono delle strettoie, anche noi automobilisti facciamo le varie svirgolate, i vari giochi (!) ecc. per poter passare. Quindi non credo che sia difficoltoso…».
Divertente, certo, anche se non aveva riso troppo, ad esempio, Vincenzo Falabella, presidente della FISH Puglia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che dopo aver visto «l’indegna e incivile intervista», ci aveva comunicato di «aver deciso di inviare al Prefetto di Bari una comunicazione con la quale chiedere fermamente il commissariamento del Comune di Grumo Appula, informando dell’incresciosa situazione anche l’assessore regionale alle Politiche Sociali e il presidente della Regione». Per questo Falabella – che aveva lanciato anche un appello ad imitarlo, scrivendo al Prefetto di Bari – si era rifatto al DPR 503/96 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici) e alla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Uno dei «famigerati» archetti antisosta recentemente rimossi dal centro storico di Grumo AppulaUn mese dopo era stato lo stesso Falabella a riferire gli sviluppi della questione, in un articolo intitolato significativamente Scene da saloon sulla pelle delle persone con disabilità (lo si legga cliccando qui). Egli stesso, infatti, aveva dovuto assistere «a una scena di vero e proprio degrado culturale che ha messo in luce la mancanza di educazione e di senso civico degli Amministratori del Comune di Grumo Appula». E la raccontava esattamente così: «Il sindaco Panzarino ha preso di mira i consiglieri della minoranza. La consigliera Mastrandrea ha aggredito verbalmente il consigliere D’Atri, lanciando improperi e urla prorompenti. Era stato proprio quest’ultimo a leggere la lettera firmata da chi scrive e inviata al Prefetto, con la richiesta di commissariamento del Comune.  Ma il Sindaco ha affermato “di non avere alcun timore”, in quanto secondo lui “queste non sono barriere architettoniche“. […] tutti i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno perso due ore, in preda ad una rabbia letteralmente “animalesca”, ad insultarsi, a denigrare il loro stesso operato, per concludere alla fine che la barriera architettonica rappresentata dagli archetti resterà, simbolo – a parer nostro – della cocciutaggine, dell’insensibilità e dell’arroganza di questi politici. Era presente anche Nicola P., padre di una persona con grave disabilità, che non sopportando tali improperi e giustamente stressato dalle sue problematiche familiari, è intervenuto urlando “Vergognatevi!”. A questa “sceneggiata politica” ha assistito anche il Maresciallo dei Carabinieri, che ha dovuto intervenire più volte per sedare le risse che avvenivano sia all’interno della Sala Consiliare che nelle stanze adiacenti…».
«Mai le persone con disabilità di Grumo Appula – concludeva Falabella – erano state oggetto di tante offese e nessuno degli Amministratori ha per un momento considerato che si tratta di persone, persone sensibili, infelici, impossiblitate ad uscire dalla propria abitazione senza l’aiuto dei parenti e soprattutto prive di quei servizi essenziali previsti e finanziati ampiamente dalla Regione Puglia attraverso il Piano di Zona per l’Assistenza Socio-Sanitaria. Cari Amministratori Comunali, se avete ancora un po’ di dignità dimettetevi e chiedete scusa all’intera cittadinanza, pregando la parte sana della popolazione di sostituirvi ed evitando di condannare quella comunità all’oscurantismo e alla mancanza di azioni propositive e costruttive».

Naturalmente non si dimisero – come chiedeva il presidente della FISH Puglia – e restarono al proprio posto sino alla fine del mandato, così come i “famigerati” archetti. Fino cioè al 28-29 marzo di quest’anno, con le Elezioni Amministrative che hanno visto diventare nuovo sindaco di Grumo Appula proprio quel Michele D’Atri a suo tempo «aggredito verbalmente» in quel caldo Consiglio dell’aprile 2009. E D’Atri – che in tale occasione aveva letto pubblicamente la lettera inviata da Falabella al Prefetto, sostenendo dunque la battaglia della FISH Puglia – è stato di parola: gli archetti di Via Immacolata, infatti, sono stati eliminati!
Possiamo dunque parlare di “lieto fine”? Sì, secondo Falabella, che si dichiara «soddisfatto, se non altro perché è stata garantita la libertà di movimento delle persone con disabilità di Grumo Appula». Concordiamo, ma manteniamo alta l’attenzione: infatti, i siti che si occupano di cronache locali, come Grumonline.it, ricordano che «resta da risolvere il problema dei motorini che sfrecciano in quella zona» e non vorremmo che un giorno – magari a un nuovo cambio di Giunta – qualcuno pensasse che in fondo quegli archetti… (Stefano Borgato)

Share the Post: