Una rete di associazioni in Emilia Romagna contro l’Alzheimer e le demenze

La demenza mostra tutta la complessità di una patologia sociale perché pone i familiari dei malati di fronte a questioni morali, etiche e religiose da un lato, a problemi economici, materiali e concreti dall'altro, mentre la presa in carico richiede il coinvolgimento di numerose figure professionali, quali psicologi, geriatri, legali e assistenti sociali. nel tentativo di rispondere efficacemente a tutto ciò, nasce in Emilia Romagna AlzheimER, per coordinare le azioni messe in campo dalle undici associazioni che la compongono, per dialogare con le Istituzioni e per promuovere altre iniziative di sensibilizzazione e informazione

Si è recentemente costituita AlzheimER, associazione di secondo livello che riunisce numerose realtà no profit impegnate su tutto il territorio dell’Emilia Romagna per migliorare la qualità della vita di chi è affetto da demenza e dei suoi familiari, attraverso la condivisione di esperienze e la promozione di ricerche e azioni a livello regionale e locale.
Sono esattamente undici le associazioni che fanno parte di AlzheimER, vale a dire GAFA di Carpi (Modena), GP Vecchi di Modena, Per Non Sentirsi Soli di Vignola (Modena), Asdam di Mirandola (Modena), AIMA di Reggio Emilia, AMA Amarcord di San Pietro in Casale e Castello d’Argile (Bologna), CAIMA di Cesena, AMA di Ferrara, La Rete Magica di Forlì e ARAD di Bologna, tutte con il comune obiettivo – già siglato in un Protocollo d’Intesa del 2007 – di promuovere progetti e azioni coordinate per sostenere i familiari nel loro quotidiano rapporto con i malati. Inoltre, attraverso la condivisione di esperienze e la messa in rete di buone pratiche, AlzheimER si propone di coordinare le azioni promosse dalle associazioni e di dialogare con la Regione Emilia Romagna I presidenti delle undici associazioni che compongono AlzheimERal fine di migliorare ulteriormente la rete di servizi a sostegno dei malati e delle loro famiglie.

La demenza mostra tutta la complessità di una patologia sociale perché pone i familiari dei malati di fronte a questioni morali, etiche e religiose da un lato e a problemi economici, materiali e concreti dall’altro, mentre la sua presa in carico richiede il coinvolgimento di  numerose figure professionali quali psicologi, geriatri, legali e assistenti sociali. Per questo la neonata rete regionale si propone anche di organizzare incontri informativi rivolti alla cittadinanza, eventi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e percorsi di formazione dedicati a operatori e volontari delle stesse associazioni.
Per promuovere infine azioni efficaci e approntare risposte adeguate sull’intero territorio regionale, AlzheimER si propone di dare vita a un osservatorio regionale che possa monitorare in modo costante i progetti in atto e definire gli obiettivi da perseguire.

In particolare già nel corso di questo 2010, la nuova associazione realizzerà – grazie al progetto sovraprovinciale Rete Regionale Associazioni per le Demenze, sostenuto dai Centri di Servizio per il Volontariato di Modena e Ferrara – due azioni pilota: una mostra itinerante (dipinti, sculture e fotografie) e diverse conferenze teatralizzate al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica dell’Alzheimer. (Chiara Tassi)

Per ulteriori informazioni: tel. 051 465050 (Ivano Baldini), sito: www.alzheimeremiliaromagna.org.
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