Analisi e condivisione di modelli assistenziali e abilitativi nell’autismo

Fare il punto sulle attuali conoscenze scientifiche in ambito di sindrome di Asperger e di autismo, nella prospettiva di una qualificazione e di un aggiornamento degli interventi nell'arco della vita di chi è coinvolto in tali situazioni: sarà questo lo scopo principale degli eventi congressuali previsti a Verona per il 28 e 29 maggio, a cura dell'Ateneo locale e dell'ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), guardando in particolare alla realtà della Regione ospitante

Bimbo biondo con gli occhi chiusi e un maglioncino rossoSono stati presentati qualche giorno fa a Verona gli eventi congressuali previsti per venerdì 28 e sabato 29 maggio, nella citta scaligera (Palazzo della Gran Guardia), all’interno del Progetto Disturbi dello spettro autistico: analisi e condivisione di modelli assistenziali ed abilitativi in Regione Veneto, a cura della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Verona e dell’ANGSA Veneto (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici), con il finanziamento del Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato Regionale. In particolare si tratterà di un convegno sulla sindrome di Asperger e di un corso di perfezionamento per l’assistenza all’autismo, cui interverranno numerosi autorevoli esperti a livello nazionale e internazionale.

«Le persone affette da sindrome di Asperger – spiega Sonia Zen, presidente di ANGSA Veneto – hanno una difficoltà sociale ad interpretare i comportamenti degli altri, mentre nella sindrome autistica vi è anche ritardo mentale: gli autistici spesso non sanno parlare e anche dove è presente il linguaggio, questo non ha una logica comunicativa comprensibile socialmente (ripetitività, discorsi monotematici, slegati dal contesto). Al raggiungimento poi dell’età adulta, le persone affette da sindrome di Asperger e da Autismo si trovano davanti a una drammatica discontinuità di cura e presa in carico che ha profonde basi culturali e sociali, organizzative e che arriva nella maggioranza dei casi a negare la diagnosi stessa di autismo, modificandola e facendo perdere un’identità di trattamento».
«Infine – conclude Zen – a tutt’oggi non esiste sul piano terapeutico della presa in carico delle persone affette da disturbi dello spettro autistico una condivisione dei diversi modelli assistenziali e abilitativi, una latitanza, questa, in cui trovano spazio proposte terapeutiche discutibili e dannose».
Scopo principale dei prossimi eventi di Verona, quindi, è quello di fare il punto sulle attuali conoscenze scientifiche in ambito di sindrome di Asperger e di autismo, nella prospettiva di una qualificazione e di un aggiornamento degli interventi nell’arco della vita di chi è coinvolto in tali situazioni.

Da segnalare infine che a corredo del convegno e del corso sono previste altre importanti iniziative, quali, il giorno precedente (giovedì 27 maggio, Società Letteraria di Verona, ore 17), la presentazione di Autism and Creativity, libro curato da Michael Fitzgerald, docente di Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza al Trinity College di Dublino e l’apertura (Palazzo dei Mutilati, fino al 2 giugno) della mostra di Luigi Lineri, denominata Forme solitarie per un’armonia collettiva. E ancora, venerdì 28 maggio (Auditorium della Gran Guardia, ore 21), il concerto Il cuore dell’autismo in canto e poesia, con la Big Band Ritmo Sinfonica Città di Verona. (S.B.)

Per il programma completo delle iniziative cliccare qui. Per ulteriori informazioni: ANGSA Veneto, tel. 0424 580690, angsaveneto@libero.it.
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