Un lavoro di squadra, da parte di un gruppo di associazioni composte da persone che pretendono e si impegnano per ottenere concretamente “una Città per Tutti”, telefoni compresi. Un importante risultato messo a segno su un’installazione pubblica, che d’ora in poi potrà essere utilizzata da tutti. E anche se l’oggetto urbano coinvolto – il telefono pubblico – dopo l’avvento dei cellulari è destinato a diventare via via un “pezzo di modernariato”, è passato il fondamentale principio secondo il quale, come ben sottolineano i protagonisti dell’iniziativa, «bisogna pretendere che qualsiasi nuova installazione o marchigegno siano adatti anche a noi».
Siamo a Torino, dove i telefoni pubblici Telecom della Stazione di Porta Nuova da sempre risultavano inaccessibili alle persone sedute in carrozzina. La risposta alle proteste era invariabilmente la stessa: «Arrivano così!». «Fortunatamente – raccontano ancora gli esponenti delle associazioni che si sono date da fare – abbiamo scovato una Responsabile (la maiuscola è d’obbligo) di Telecom a Torino, che ha accettato di abbassare due telefoni», come testimoniano le foto qui pubblicate (“com’è ora” e “com’era prima”).
Il Coordinamento Paratetraplegici, il CUMTA (Comitato Utenti Mezzi di Trasporto Accessibili), l’APISTOM (Associazione Piemontese Incontinenti e Stomizzati), il CEBAM (Coordinamento Eliminazione Barriere Architettoniche e Mobilità), l’Associazione Consequor per la Vita Indipendente e il Coordinamento dei Comitati Spontanei di Quartiere “Domenico Sereno Regis”-Tavolo per il Superamento delle Barriere Architettoniche sono le organizzazioni coinvolte in questa “manovra a tenaglia”, delle quali si segnala già – a suo tempo – le iniziative volte a “bonificare” gli ascensori della metropolitana torinese, inaccessibili sin dall’inizio della loro attività.
E torniamo al concetto iniziale: questo è un bell’esempio di lavoro di squadra che porta a un prezioso risultato, degno senz’altro di essere riprodotto in molte altre zone e città del nostro Paese. (S.B.)
Articoli Correlati
- L'integrazione scolastica oggi "Una scuola, tante disabilità: dall'inserimento all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità". Questo il titolo dell'approfondita analisi prodotta da Filippo Furioso - docente e giudice onorario del Tribunale dei Minorenni piemontese…
- Il Disegno di Legge Zan e la disabilità: opinioni a confronto Riceviamo un testo dal sito «Progetto Autismo», a firma di Monica Boccardi e Paolo Cilia, che si riferisce, con toni critici, a un contributo da noi pubblicato, contenente due opinioni…
- Ora basta con le false informazioni su ciechi e ipovedenti! «Ormai da tempo - scrive Josè Tralli - le persone con disabilità visiva usano telefoni touch screen, ciò che invece anche in questi giorni gli organi d’informazione hanno attribuito a…