Un’altra scelta assai discutibile della Manovra Finanziaria

È quella riguardante la sostanziale cancellazione dell'indenizzo per i tanti nostri concittadini che hanno contratto malattie come l'epatite o l'AIDS a causa di emoderivati o trasfusioni di sangue infetto. Lo denuncia l'organizzazione Cittadinanzattiva, che oltre a chiedere la cancellazione di tale provvedimento, sottolinea anche che sempre nella Manovra Finanziaria Correttiva viene anche cancellata qualsiasi eventuale Sentenza della Magistratura che accertasse il diritto di un singolo alla rivalutazione dell'indennizzo

Trasfusione di sangueDopo l’innalzamento dal 74 all’85% della percentuale di invalidità che dà diritto all’assegno mensile di assistenza per le persone con invalidità civile, la Manovra Finanziaria di questi giorni «colpisce i danneggiati da sangue infetto». Lo denuncia Cittadinanzattiva in riferimento all’articolo 11, comma 13 e 14, del Decreto Legge n. 78 del 31 maggio 2010 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), più comunemente noto, appunto, come “Manovra Finanziaria”.

«Il comma 13 dell’articolo 11 – si scrive in una nota – cancella infatti la rivalutazione dell’indennizzo previsto dalla Legge 210/92 per chi abbia contratto l’epatite e/o l’AIDS da emoderivati o da trasfusioni infette: nega cioè che tale prestazione solidaristica sia adeguata al costo della vita. Siamo arrivati, quindi, a “inchiodare” gli importi ai valori di oltre 18 anni fa (la legge è del 1992) e ad affermare che questi cittadini fra qualche anno non percepiranno, di fatto, più alcun indennizzo perché lo stesso sarà completamente eroso dalla svalutazione monetaria».
«Il successivo comma 14 – prosegue poi il comunicato – cancella qualsiasi eventuale Sentenza della Magistratura che, di contro, accertasse il diritto di un singolo alla rivalutazione della somma: dunque ledendo non solo i diritti del cittadino, ma lo stesso Stato di Diritto, poiché il potere esecutivo di fatto annulla qualsiasi decisione giudiziaria in merito».

«Rivolgiamo un appello ai parlamentari e agli opinion leaders – concludono i rappresentanti di Cittadinanzattiva – perché sia cancellato tale emendamento che produrrebbe conseguenze  sciagurate e ingiuste per i cittadini». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Cittadinanzattiva, stampa@cittadinanzattiva.it.
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