21 Giugno 2010 - Superando

Brutte nuove da Nordest

Mentre nel Veneto le “Linee Guida per la valutazione e l’assistenza psicologica in area donazione-trapianto”, approvate dalla Regione nel marzo del 2009, escludono alcune persone dalla possibilità del trapianto, sulla base della loro disabilità, in Friuli Venezia Giulia, ai cittadini extracomunitari con disabilità non vengono garantiti gli interventi e i servizi del sistema integrato regionale, anche se essi risiedono lì da molto tempo. Norme trascurate dagli organi d’informazione, che fanno a pugni con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e con la nostra Costituzione, rispetto alle quali si spera in un sussulto di dignità e di morale, prima che sia troppo tardi

Volontariato sociosanitario: il ministro Fazio si informi con le Regioni

Non usa mezzi termini l’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), nell’esprimere forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni del ministro della Salute Fazio, che ha affermato di voler «mettere a regime il volontariato all’interno del Sistema Sanitario, individuando nella Croce Rossa Italiana il principale interlocutore». In tal modo, infatti, il Ministro – e dunque il Governo – dimostra, secondo il presidente dell’ANPAS Fausto Casini, di non conoscere molto bene che cosa sia il volontariato sociosanitario che opera nel nostro Paese

Letto in cronaca

È così improprio, quando si leggono notizie di cronaca terribili come quella proveniente da Bari, che ha visto in pieno centro storico della città il rinvenimento dei corpi senza vita da almeno una settimana di un’anziana signora e del figlio sordocieco, accostarle alla dichiarazione dei presidenti di FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), secondo i quali «l’attenzione politica al “mondo della disabilità” è limitata al contenimento della spesa e non piuttosto al consolidamento di politiche sociali per la non autosufficienza, il cui carico è sulle spalle delle famiglie»?. Lasciamo il giudizio ai Lettori

Un punto di riferimento per l’autismo a Roma

Lo è l’associazione romana Autismo e Futuro, in particolare con il suo Sportello Informativo recentemente avviato in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, rivolto a familiari, insegnanti, educatori e a tutti coloro che necessitano di un orientamento sui diritti delle persone con autismo e sui servizi presenti sul territorio. Sia lo Sportello che le altre attività verranno presentate a Sanit 2010, il Forum Internazionale della Sanità, previsto a Roma dal 22 al 25 giugno

Chiediamo un dialogo che vada oltre le «belle parole sulla famiglia»

Escluse dal corso intersocietario denominato “Terapie alternative e complementari nella riabilitazione delle disabilità dello sviluppo”, organizzato a Bologna il 18 e 19 giugno scorsi dalla SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e dalla SINPIA (Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza) – ciò che era stato più volte denunciato nei mesi scorsi da queste pagine – le famiglie con disabilità hanno raccolto oltre cento adesioni a una loro lettera di protesta che non ha avuto risposte dai presidenti di quelle stesse Società. È stato inoltre attuato anche un volantinaggio rivolto a medici e terapisti della riabilitazione partecipanti all’incontro di Bologna. «Il silenzio al nostro messaggio – secondo la Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) – altro non è che il segnale di un’ulteriore indisponibilità a una proficua collaborazione»