Volontariato sociosanitario: il ministro Fazio si informi con le Regioni

Non usa mezzi termini l'ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), nell'esprimere forte preoccupazione per le recenti dichiarazioni del ministro della Salute Fazio, che ha affermato di voler «mettere a regime il volontariato all'interno del Sistema Sanitario, individuando nella Croce Rossa Italiana il principale interlocutore». In tal modo, infatti, il Ministro - e dunque il Governo - dimostra, secondo il presidente dell'ANPAS Fausto Casini, di non conoscere molto bene che cosa sia il volontariato sociosanitario che opera nel nostro Paese

Il presidente nazionale dell'ANPAS Fausto CasiniIl Consiglio Nazionale dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) ha espresso forte preoccupazione, in una nota ufficiale, per le dichiarazioni rilasciate il 16 giugno scorso, in occasione della presentazione del Report Annuale della Croce Rossa Italiana, dal ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ha affermato di voler «mettere a regime il volontariato all’interno del Sistema Sanitario, individuando nella Croce Rossa Italiana il principale interlocutore».

«Le affermazioni del ministro Fazio – ha dichiarato in tal senso il presidente nazionale dell’ANPAS Fausto Casini – dimostrano come il Governo non abbia per niente chiaro cosa sia il volontariato sociosanitario che opera nel nostro Paese. Il Consiglio di Stato, infatti, con una recente Sentenza del 24 marzo scorso [la si legga cliccando qui, N.d.R.], ha confermato che la Croce Rossa Italiana non è un’associazione di volontariato, considerando impropria la sua iscrizione ai Registri Regionali del Volontariato previsti dalla Legge 266/91».
L’ANPAS rinnova dunque con determinazione la richiesta di privatizzazione e quindi di equiparazione della Croce Rossa Italiana alle associazioni di volontariato che operano in Italia, sollecitando un doveroso incontro con il Ministro affinché sia possibile portarlo a conoscenza della rilevante realtà di volontariato che opera nel settore sociosanitario.

Nella stessa nota, l’Associazione ha espresso anche la propria perplessità per la proposta di equiparazione delle infermiere volontarie della Croce Rossa con gli Operatori Socio Sanitari Specializzati che offrirebbe loro una corsia preferenziale per la partecipazione ai concorsi pubblici. «Il volontariato nelle Pubbliche Assistenze – ha dichiarato Casini su tale questione – ha alla base la scelta di essere cittadini attivi delle proprie comunità di riferimento, non è certo l’anticamera di un posto di lavoro. Prima quindi di rilasciare certe dichiarazioni, il ministro Fazio dovrebbe informarsi con le Regioni sull’apporto del volontariato nelle politiche sociosanitarie». (S.B.)

L’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze)
Fondata nel 1904 a Spoleto, è una delle più grandi associazioni nazionali di volontariato in Italia cui attualmente aderiscono 866 Pubbliche Assistenze con 229 sezioni, presenti in 19 Regioni italiane che operano nell’emergenza sanitaria, nelle attività sociosanitarie, di protezione civile e di solidarietà internazionale. 2.700 sono le ambulanze e 500 i mezzi di protezione civile, ma soprattutto 100.000 volontari attivi e 700.000 soci sostenitori.
L’ANPAS è ente accreditato di prima classe con oltre 800 sedi e 976 giovani in Servizio Civile Nazionale, che ha sviluppato vari progetti di solidarietà internazionale ed è autorizzata per le Adozioni Internazionali in Bulgaria, Costa Rica, Venezuela, Armenia, Nepal, Sri Lanka, Gambia, Senegal, Repubblica Domenicana, Kenia, Isole Mauritius, Taiwan, Mali e Guatemala.

Per ulteriori informazioni: ANPAS, tel. 055 303821, segreteria@anpas.org e anche ufficiostampa@anpas.piemonte.it (Ufficio Stampa ANPAS, Comitato Regionale Piemonte).

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