A che punto siamo con le strisce blu?
Com’è ormai noto, nell’ottobre del 2009 la Corte Suprema di Cassazione aveva prodotto una discussa Sentenza, secondo la quale – all’interno dei parcheggi con le linee blu – devono pagare anche le persone che espongono il contrassegno per disabili, indipendentemente dal fatto che siano tutti occupati i posti riservati ai disabili stessi. Ma è anche noto che le Sentenze di Cassazione non hanno comunque facoltà di modificare la normativa esistente, né di estendere automaticamente l’applicazione della Sentenza ad altri casi simili. E così, mentre le Amministrazioni Comunali di alcune città si sono subito allineate al provvedimento (ad esempio Napoli, Palermo e ora, a quanto sembra, anche Torino), altre (sappiamo di Parma e Ancona) hanno deciso di mantenere la gratuità del parcheggio. La situazione, quindi, è quanto mai disomogenea e la battaglia continua, Comune per Comune, facendo registrare anche meritorie iniziative di alcune associazioni di persone con disabilità, com’è accaduto a Lecco, dove la UILDM locale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha inviato una motivata lettera a tutti e novanta i Comuni della Provincia, chiedendo di mantenere la gratuità