Palermo: ripristinare quei servizi di assistenza domiciliare

di Salvatore Crispi*
«Non ci sono soldi, il servizio di assistenza domiciliare è sospeso»: questo, in sostanza, quanto ha deciso il Comune di Palermo, ma le associazioni - al di là del fatto che i servizi essenziali e la tutela dei diritti sono tutelati dalla Costituzione Italiana e da varie normative - ritengono che l’Amministrazione Comunale debba utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, impegnando, eventualmente, anche i fondi di riserva del Sindaco, affinché quelle persone con disabilità riabbiano subito il servizio. E che vi sia anche un autorevole intervento del Prefetto, per evitare da una parte che sia pregiudicato il regolare andamento della vita civile e sociale, dall'altra che vi siano proteste e possibili manifestazioni di piazza

Ombra di persona in carrozzina con una assistenteIl servizio di assistenza domiciliare per le persone con disabilità è essenziale e riguarda uno degli aspetti più delicati della loro vita poiché, in assenza di esso, si trovano nell’impossibilità di svolgere i più elementari atti quotidiani di cura e igiene personale.
Le cento persone con disabilità grave a cui il Comune di Palermo eroga questo servizio hanno – in aggiunta alle caratteristiche della propria “patologia” – delle difficoltà perché o vivono da sole o hanno parenti in età avanzata che non possono farsi carico in toto dell’assistenza quotidiana o gli stessi genitori devono assentarsi dal proprio posto di lavoro. La sospensione del servizio è quindi un momento sconvolgente, che getta nella disperazione queste persone.

A parte il fatto che l’erogazione di questi servizi essenziali e la tutela dei diritti sono garantiti, oltre che dalla nostra Carta Costituzionale, dalle normative vigenti, non è corretto gettare queste persone nella disperazione, aumentando i loro disagi e creando le premesse per un’emarginazione che potrebbe anche portare a una pre-morte civile.
In attesa dunque che il servizio di assistenza domiciliare possa essere stabilizzato da una concreta programmazione, si ritiene che l’Amministrazione Comunale debba utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, impegnando, eventualmente, anche i fondi di riserva del Sindaco, affinché queste persone con disabilità riabbiano subito tale servizio.

Per questi motivi il Coordinamento H fra le Associazioni che Tutelano i Diritti delle Persone con Disabilità – cui aderiscono associazioni di disabili fisici, psichici, sensoriali e loro familiari e anche associazioni di operatori che lavorano in strutture riabilitative e assistenziali pubbliche e private, oltre che in strutture scolastiche, formative e sociali – ritiene non solo che l’Amministrazione Comunale palermitana debba, con immediatezza, ripristinare il servizio, ma che ci sia anche un autorevole intervento del Prefetto, per evitare da una parte che sia pregiudicato il regolare andamento della vita civile e sociale, dall’altra che vi siano proteste e possibili manifestazioni di piazza.

*Responsabile del Coordinamento H fra le Associazioni che Tutelano i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS.

Share the Post: