A chi servono quei Piani Socio-Sanitari, così «ipertrofici» di parole?
L’angolo visuale della presente analisi è quello delle Marche e della recente proposta di Piano Socio-Sanitario per il 2010-2012, presentata dalla Regione. Ma l’obiettivo è ben più ampio, rispetto alla sola realtà marchigiana. Scrive infatti Ragaini: «Ci troviamo sempre più con atti programmatori nazionali che in nome delle autonomie e delle competenze regionali tracciano generiche linee di indirizzo, Piani Regionali che ricalcano questa filosofia e le scelte vere – quelle sostenute da finanziamenti – vanno rintracciate all’interno di specifiche delibere di giunta e nella definizione dei budget». In realtà, conclude, «il banco di prova delle volontà regionali lo avremo nei prossimi mesi, quando i tagli della Manovra Governativa arriveranno nei bilanci regionali»