Era stata Lucia Sora, socia marchigiana dell’ASITOI (Associazione Italiana Osteogenesi Imperfetta), a inventare quattro anni fa Fragile Rock, coinvolgendo nell’organizzazione l’intera comunità di Mondolfo (Pesaro-Urbino). Scopo dell’iniziativa quello di raccogliere fondi utili alla ricerca sull’osteogenesi imperfetta, rara malattia del tessuto connettivo osseo, che interessa una persona su 10.000 e che causa fragilità e deformità dell’apparato scheletrico, disabilità motoria anche molto grave e problemi legati alle dinamiche respiratorie.
E ogni anno la kermesse musicale – organizzata dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Mondolfo, in collaborazione con l’ASITOI – ha raccolto un successo crescente, fino ad arrivare all’ormai imminente edizione 2010, prevista per venerdì 30 luglio (Piazza Borroni di Mondolfo, ore 20), con la partecipazione del noto rapper FRANKIE HI-NRG e di altre band (Ammoniaka, Malamonroe e Aquamarata), che si alterneranno sul palco, catturando il pubblico in un vortice di ritmo sound, tra i colori della scenografia realizzata in esclusiva per l’evento da GEOS, writer di fama internazionale.
Quest’anno i fondi raccolti contribuiranno a finanziare un’iniziativa specifica, vale a dire – come spiegano i responsabili dell’ASITOI, associazione impegnata ormai da ventisei anni nel sostegno ai malati e alle loro famiglie – «un progetto di ricerca internazionale sugli aspetti psicologici legati all’osteogenesi imperfetta e un progetto nazionale, anch’esso di intervento psicologico. Infatti, accanto alle fratture delle ossa, chi è affetto da osteogenesi imperfetta deve vedersela anche con le “fratture dell’animo”, provocate dalle sofferenze fisiche e dalla paura di fratturarsi e perdere la propria autonomia. Si tratta di iniziative che insieme ai futuri progetti di ricerca, verranno realizzate sempre ricordando il messaggio di impegno e di speranza che Lucia Sora ha lasciato a chi la conosceva, un messaggio che continua attraverso quanti vogliono sostenere la ricerca scientifica e aiutare i bambini e le persone affette da osteogenesi imperfetta, i loro genitori e quanto sono loro accanto». (S.B.)