A passi incerti: raccontare il dolore senza precludere la gioia
Anche nella finzione letteraria esiste un modo onesto per parlare di disabilità, con uno stile in grado di forgiare personaggi molto realistici, che si prestano ad essere guardati e scoperti, di certo non ad essere giudicati. E un buon esempio lo si ha con la “prosa poetica” di “A passi incerti”, primo romanzo di Grazia Frisina, vincitrice proprio quest’anno di un concorso di poesia indetto dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Ottaviano (Napoli)