Precipita, a Palermo, la situazione dell’assistenza domiciliare

di Salvatore Crispi*
Già dal 9 settembre, infatti, a circa cento cittadini con disabilità grave del capoluogo siciliano è stata sospesa l'assistenza domiciliare, per mancanza di fondi con cui pagare l'erogazione del servizio. Il Coordinamento delle associazioni locali chiede il ripristino immediato di un servizio, la cui assenza pregiudica il regolare andamento della vita civile e sociale di tante persone con disabilità, ciò che potrebbe anche sfociare in manifestazioni di piazza da parte di quei cittadini così ingiustamente colpiti

Persona in carrozzina davanti alle sbarre di una finestraSuccede a Palermo: da giovedì 9 settembre, il Comune del capoluogo siciliano ha sospeso l’assistenza domiciliare ai disabili gravi  – circa cento cittadini – per mancanza di fondi con cui pagare l’erogazione del servizio.
L’interruzione è resa possibile, amministrativamente, dal fatto che alla voce specifica la legge recita «può», il che significa che il servizio – pur ritenuto essenziale – non è obbligatorio, anche se – per analogia – si potrebbe fare riferimento a una recente Sentenza della Corte Costituzionale [la Sentenza n. 80 del 26 febbraio 2010, N.d.R.], la quale afferma che i servizi a tutela delle persone con disabilità nelle scuole devono essere mantenuti e che non possono assolutamente essere soppressi.

L’assistenza domiciliare per le persone con disabilità è essenziale e riguarda uno degli aspetti più delicati della loro vita poiché – in assenza di essa – si trovano nell’impossibilità di svolgere i più elementari atti quotidiani di cura e igiene personale.
Le cento persone con disabilità grave cui il Comune di Palermo eroga questo servizio hanno – in aggiunta alle caratteristiche della propria “patologia” – delle difficoltà, perché o vivono da sole o hanno parenti in età avanzata che non possono farsi carico in toto dell’assistenza quotidiana. Oppure gli stessi genitori devono assentarsi dal proprio posto di lavoro.
Va detto quindi che l’erogazione di questi servizi essenziali e la tutela dei diritti sono garantiti, oltre che dalla nostra Carta Costituzionale, dalle normative vigenti e che non è corretto gettare queste persone nella disperazione, aumentando i loro disagi e creando le premesse per un’emarginazione che potrebbe anche portare a una sorta di “pre-morte civile”.

Si è inutilmente rimasti in attesa che l’Amministrazione Comunale – mentre continuava l’erogazione del servizio di assistenza domiciliare utilizzando fondi recuperati – provvedesse a stabilizzare lo stesso, definendolo con una concreta programmazione ed evitando la nuova, attuale e scandalosa sospensione.
In una lettera ufficiale indirizzata ai principali interlocutori istituzionali, il Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS – cui aderiscono sia associazioni di disabili fisici, psichici, sensoriali e loro familiari, sia associazioni di operatori, che lavorano in strutture riabilitative e assistenziali pubbliche e private e in strutture scolastiche, formative e sociali – nel ribadire che il servizio dev’essere immediatamente ripreso, contestualmente ha richiesto agli attori istituzionali responsabili ai vari livelli un incontro urgente e alle autorità competenti (tra le quali il Prefetto di Palermo) un immediato e autorevole intervento per ripristinare l’assistenza, la cui assenza pregiudica il regolare andamento della vita civile e sociale delle persone disabili coinvolte e potrebbe anche sfociare in manifestazioni di piazza da parte di questi cittadini così iniquamente colpiti.

*Responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS.

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